Auto rubate, sgominata organizzazione Arrestato per ricettazione anche un bergamasco

Ha toccato anche la provincia di Bergamo, con controlli e perquisizioni, il blitz dei carabinieri di Verona contro un’organizzazione italo-ghanese specializzata in furti di auto di grossa cilindrata che venivano portate in Africa e Asia. L’operazione che è stata chiamata «Cavallo di Troia» ha permesso di sgominare la banda. 22 le persone ricercate per associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio di auto rubate: 17 sono state arrestate e 6 denunciate.Tra gli arrestati per ricettazione risulta anche un pregiudicato bergamasco di Sarnico, residente ad Adro, in provincia di Brescia. Risiede invece a castelli Calepio un altro arrestato per ricettazione, un pregiudicato originario del Marocco.

Il blitz è scattato alle prime ore del mattino con l’utilizzo di oltre 300 militari dell’Arma e di unità cinofile: oltre alla provincia di Verona e alla Bergamasca ha toccato Mantova, Brescia, Cuneo, Reggio Emilia, Livorno, Genova, Spezia, Treviso e Vicenza.

L’indagine - chiamata in codice «Cavallo di Troia», dal modo in cui i malviventi erano soliti chiamare i containers su cui viaggiavano le auto rubate - è iniziata lo scorso maggio e ha permesso di scoprire nel Bresciano la base dell’organizzazione: un gruppo di ghanesi gestiva un traffico settimanale di 10-15 auto. I carabinieri hanno recuperato 36 auto di grossa cilindrata che stavano per essere trasferite in dieci Paesi dell’Asia e dell’Africa, ma sarebbero centinaia quelle rubate ed esportate negli anni. . L’organizzazione operava in tutto il nord Italia: le auto di grossa cilindrata rubate da Trieste a Torino trovavano, attraverso i ricettatori, sicuro acquirente nell’organizzazione, che pagava immediatamente dai 3.000 ai 5.000 euro.

(25/10/2004)

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