Auto, le frecce, queste sconosciute.
«Le usa 1 su 3. Colpa del cellulare?»

Solo un terzo degli automobilisti italiani usa regolarmente gli indicatori di direzione in caso di svolta o di cambio corsia

L’allarme è lanciato dall’Asaps (Associazione Sostenitori Amici della Polizia Stradale), che nella sua tradizionale indagine di fine anno ha esaminato mille guidatori, in diversi contesti stradali, scoprendo che solo il 36% ha utilizzato le frecce direzionali quando previsto. L’indagine è stata eseguita da volontari e referenti dell’Asaps e ha preso in esame 700 conducenti in transito sulla viabilità ordinaria e 300 su quella autostradale.

Sulle tratte autostradali (A1 - A4 - A14) sono state monitorate 300 auto esclusivamente durante la fase del cambio di corsia. Di queste soltanto il 32% ha regolarmente utilizzato le frecce. Dati poco consolanti anche sulla viabilità ordinaria: di 700 conducenti in fase di svolta in intersezione, la percentuale è salita al 38% pari a 266 automobilisti. «Per quanto l’indagine rappresenti soltanto una limitata campionatura - spiega il presidente dell’Asaps, Giordano Biserni - l’ampiezza delle aree geografiche prese in esame e la loro suddivisione, confermano che l’utilizzo degli indicatori di direzione è un fenomeno in via di estinzione in Italia».

L’Asaps, infine, ricorda che l’utilizzo delle frecce «è prescritto dal Codice della strada ed è essenziale ai fini della sicurezza», ma si pone anche un interrogativo: «Quanto incide l’utilizzo del cellulare alla guida - ha aggiunto Biserni - sulla mancata attivazione degli indicatori di direzione?».

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