Attesa per il testamento di Caprotti
Si decide il futuro di Esselunga

Verrà aperto mercoledì 5 ottobre il testamento di Bernardo Caprotti. Il documento con le ultime volontà del fondatore di Esselunga sono nelle mani del notaio Carlo Marchetti che nel pomeriggio - da quanto si apprende - ne darà comunicazione agli eredi.

C’è attesa per le disposizioni, dalle quali dipende il futuro assetto del Gruppo della grande distribuzione. «Credo che Esselunga possa andare avanti con le proprie gambe. Caprotti si è circondato di manager capaci che potranno portare avanti» il gruppo «in maniera ancora efficiente e di qualità». Così il presidente di Federdistribuzione, Giovanni Cobolli Gigli, a margine del Consumer & Retail Summit a Milano. «È chiaro che qualcosa potrà succedere in Esselunga» con la sua scomparsa - ha aggiunto - però mi sembra che Caprotti abbia cercato di dare delle regole per quello che sarà il futuro» dell’azienda.

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