Atb, prime prove su strada dopo la «rivoluzione» delle linee

L’intera rete delle linee Atb (pdf, 899 Kb)Le linee che attraversano la città (pdf, 650 Kb)Il centro di Bergamo (pdf, 250 Kb)

Folla all’Atb Point di Porta Nuova e negli uffici dell’azienda che si trovano alla stazione Autolinee, utenti un po’ disorientati alle fermate e sui pullman, qualche critica e qualche protesta più o meno velata. Ecco i primi effetti della rivoluzione delle linee dell’Atb, scattata il primo di gennaio ma oggi al primo vero banco di prova in una giornata feriale. In attesa della vera prova del fuoco, lunedì 10 gennaio quando riapriranno le scuole, il quadro è chiaro: gli utenti hanno soprattuto bisogno di abituarsi, di superare l’impatto dei primi giorni con le nuove linee e le nuove fermate. L’affollamento degli uffici è dovuto anche al fatto che sono in corso le operazioni di rinnovo degli abbonamenti: ecco perché l’Atb ha deciso di cominciare solo da lunedì l’operazione di sostituzione dei vecchi biglietti e tesserini con quelli nuovi. Un’operazione che - confermano dall’azienda - non ha scadenza e quindi può essere fatta con tutta calma, fra gennaio e febbraio.

In ogni caso chi deve usare i pullman in questi giorni deve comprare un tesserino o biglietti nuovi, anche perché è cambiato il sistema di tariffazione che ora funziona a zone. La gente intanto legge e si informa, per scoprire novità e nuove fermate delle linee che usa di più. Le perplessità maggiori sono legate, per esempio, al fatto che la linea 7 non raggiunge più l’ospedale, o ai cambiamenti di percorso della linea 3, che hanno suscitato più di una voce contraria.

C’è comunque un dato che tutti confermano: l’allungamento delle tratte in zone fuori e paesi dalla città ha portato come conseguenza un aumento delle presenze sui bus. E in alcuni casi si deve parlare (secondo le segnalazioni per esempio sulla linea che tocca Orio al Serio) di un vero e proprio affollamento. È probabile che il futuro riservi qualche aggiustamento. Ma ormai il passo è fatto, indietro non si torna.

(03/01/2005)

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