![La croce di legno alta tre metri che accompagna i pellegrini. Sotto: la Messa nella basilica <span xml:space=](https://storage.ecodibergamo.it/media/photologue/2014/8/18/photos/cache/assisi-mons-beschi-ai-giovaniscaricate-cio-che-frena-il-cammino_4bd3805c-270b-11e4-8a73-2175e58fd1f2_v3_large_libera.jpg)
(Foto di Foto Colleoni)
Alla Porziuncola di Assisi il messaggio del vescovo Beschi ai giovani pellegrini bergamschi in marcia verso Roma. «Troppi beni materiali, ma anche troppe paure: abbandonate quello che impedisce di seguire Cristo».
La prima giornata di vero cammino del pellegrinaggio dei bergamaschi da Assisi verso Roma parte dalla Porziuncola, la chiesetta cara a san Francesco, il luogo che considerava casa.
Il vescovo monsignor Francesco Beschi cammina in mezzo ai ragazzi, che un po’ alla volta superano la timidezza e cominciano a parlare delle cose che vogliono. Amicizia, naturalmente. Un amore che abbia un senso, relazioni da rinsaldare o riscoprire. Ma c’è anche altro: «Mi piace che la meta si raggiunga a tappe, la pazienza si riempie di scoperte lungo la strada». «Voglio vedere posti nuovi, avere idee nuove». «L’emozione di sentire che altri condividono i tuoi stessi sentimenti perché si fa strada insieme e si vivono le stesse esperienze».
Con un messaggio importante: «Ognuno di noi ha qualcosa a cui sente di non poter rinunciare perché pensa che senza non potrebbe vivere. Chiedimi tutto, ma non questo, diciamo. Ma ciò che frena seguire Cristo dev’essere scaricato: troppi beni materiali, ma anche la paura di non essere capaci di amare, il timore del giudizio su di noi - dice il vescovo di Bergamo -. Liberarsi di ciò che impaccia il passo, la libertà di diventare noi stessi, questo è il messaggio della Porziuncola».
Leggi di più su L’Eco di Bergamo del 19 agosto
© RIPRODUZIONE RISERVATA