Assessori e notebook in dotazione
A Palafrizzoni c’è chi non l’ha restituito

Fenomeno del trasloco, dei nuovi ruoli e impegni dopo anni in amministrazione. Simone Paganoni però ha tutto sott’occhio e una lista dei più «smemorati» l’ha fatta.

«Immaginate un professore che va in pensione e si porta a casa la lavagna, un medico che viene trasferito in un altro ospedale e si porta a casa il defibrillatore o un amico a cui presti l’orologio e te lo restituisce rotto facendo finta di nulla» inizia così il suo comunicato dove fa la lista della pesa di quei famosi notebook, «pagati con i soldi dei contribuenti» sottolinea il consigliere comunale, che erano stati concessi in comodato d’uso agli assessori e ai capogruppo di Palazzo Frizzoni.

«Ma ora il capogruppo non rieletto, nonostante i solleciti, non si decide a riconsegnare il suo netbook - spiega Paganoni -, e c’è poi l’ex assessore, rieletto come semplice consigliere, che decide di tenere il notebook (in dotazione agli assessori) al posto del più semplice, più piccolo e meno costoso netbook in dotazione ai consiglieri (il netbook viene concesso in comodato d’uso per il solo periodo in cui si rimane in carica e serve ad evitare la stampa di migliaia di pagine di delibere, ordini del giorno, verbali e convocazioni con un notevole risparmio economico per il Comune e un notevole beneficio per l’ambiente)».

«Vi sono poi dei casi ancor più “singolari”, come quello dell’ex assessore al bilancio Enrico Facoetti (il quale dovrebbe ben sapere in che condizioni versano le casse comunali) che, una volta decaduto, pare disinteressarsi dei problemi finanziari della sua città e si tiene il notebook, l’ex sindaco Franco Tentorio che lo restituisce ma rotto o, peggio ancora, la sua segretaria Tullia Vecchi (quindi neppure eletta) che decide di tenersi l’iPad del Comune probabilmente in ricordo dei bei tempi passati. Sarebbe forse solo folklore se non fosse che, a pagare, sono i cittadini di Bergamo...» sottolinea ancora il consigliere comunale.

A seguire alcuni dei politici «pizzicati» da Paganoni: Giuseppe Petralia, nessuna carica, non avrebbe riconsegnato il netbook; Gianfranco Ceci, vuole tenersi il notebook invece del netbook, Enrico Facoetti, così come Enrica Foppa Pedretti non hanno riconsegnato il notebook pur non essendo più assessori». Ma c’è anche il caso contrario: «Il neo assessore Stefano Zenoni, dotato precedentemente di netbook ai tempi di consigliere, ha deciso di tenersi quello al posto del più costoso notebook che gli spetterebbe ora» conclude Paganoni.

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