Asma, il 10% riconducibile a una causa lavorativa

Lunedì 29 ottobre, dalle 9 alle 16.30, all’auditurium del polo fieristico di Bergamo, si svolgerà il Convegno dal titolo «Asma occupazionale. Luci e ombre», organizzato dagli Ospedali Riuniti in collaborazione con l’Unione Regionale Panificatori Lombardia e la Clinica del Lavoro della Fondazione Ospedale Maggiore Policlinico Mangiagalli e Regina Elena di Milano. Il convegno si pone l’obiettivo di definire un percorso che, partendo da un’analisi di questo complesso capitolo della patologia asmatica che è l’asma occupazionale, individui la prassi, le collaborazioni, la rintracciabilità dei pazienti, ed identifichi strumenti di approfondimento scientifico. «La patologia respiratoria è tra le prime 5 cause di malattia professionale nei paesi europei. - spiega il Dott. Giovanni Mosconi, Direttore dell’USC Medicina del Lavoro degli Ospedali Riuniti – In particolare l’asma collegata al lavoro è diventata la più comune malattia respiratoria in ambito lavorativo. Approssimativamente si stima che il 10% di tutti i casi d’asma siano riconducibili a una causa lavorativa. L’asma occupazionale da un punto di vista clinico, si identifica come un’ostruzione delle vie aeree diffusa, intermittente e reversibile, causata da un allergene specifico presente nell’ambiente di lavoro. Gli allergeni occupazionali sono molti e l’elenco è in continuo aggiornamento, ma è il comparto della panificazione artigianale che risulta a maggior rischio per l’asma occupazionale ed è su questo settore che il convegno concentrerà la propria attenzione, con l’obiettivo di discutere e rivedere le linee guida in questo ambito».Riconoscere l’asma occupazionale non è facile perché spesso la sintomatologia si manifesta diverse ore dopo la sospensione del lavoro, rendendo l’associazione con l’esposizione professionale meno evidente e quindi meno facilmente diagnosticabile. Una volta riconosciuta però, è una patologia curabile, reversibile, che non preclude al lavoratore di continuare la propria attività professionale.(24/10/2007)

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