Assistenza domiciliare sotto accusa. L’Asl di Bergamo ha avviato un’indagine interna sull’attività del servizio e su alcuni funzionari e soggetti accreditati. Ad accorgersi che qualcosa non andava nell’Adi è stato lo stesso direttore generale Silvio Rocchi, tanto che – accertati alcuni comportamenti apparsi non troppo ortodossi sia da parte di alcuni funzionari dell’azienda, sia da parte di alcuni pattanti (i soggetti accreditati dall’Asl per fornire il servizio) – ha deciso di aprire un’inchiesta interna ad ampio raggio dalla quale sarebbero emerse irregolarità di cui si sta occupando anche la magistratura: parte della documentazione raccolta è infatti già al vaglio degli investigatori.(06/09/2007)
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