Arsenale in cascina a Nembro
Nei guai un dipendente comunale

Inchiesta della procura di Busto Arsizio (Varese): il «custode» di un arsenale, pare riconducibile a una presunta organizzazione criminale, era a Nembro. Nella sua cascina lunedì scorso i carabinieri hanno scovato un pacco ancora imballato contenente alcune armi, tra cui un fucile da guerra.

L’uomo, classe 1966, incensurato, è finito in manette e condotto nel carcere di via Gleno a Bergamo, dov’è rimasto per una notte. L’arresto è stato convalidato dal gip che ha poi disposto la scarcerazione e applicato la misura degli arresti domiciliari. L’uomo comunque, avrebbe un ruolo di puro «custode» occasionale e non farebbe parte della presunta organizzazione su cui sta indagando la Procura di Busto Arsizio.

Padre di famiglia e ritenuto una persona assolutamente insospettabile anche e soprattutto per il tenore di vita che conduce, è un dipendente comunale di Nembro. «Le armi non sono mie, non so neanche se erano funzionanti, me le aveva consegnate una mia cognata» (che è stata arrestata in Emilia) ha detto l’uomo durante l’interrogatorio di convalida dell’arresto.

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