
Cronaca / Bergamo Città
Sabato 07 Marzo 2015
Arriva in ospedale con neonato morto
Sotto inchiesta una 29enne
La giovane si è presentata al «Papa Giovanni XXIII» nella serata di giovedì con in braccio il figlio privo di vita.
Bergamo
Nella serata di giovedì 6 marzo è arrivata all’ospedale «Papa Giovanni XXIII» accompagnata da un conoscente. Era in stato confusionale e non ha saputo fornire spiegazioni del motivo per cui il neonato che aveva in braccio fosse morto. I medici hanno subito avvisato la polizia, intervenuta dopo pochi minuti. La ragazza, una 29 enne di Colognola, non ha saputo fornire spiegazioni chiare sull’accaduto. Agli agente avrebbe detto di aver partorito il figlio in casa, senza specificare se fosse la propria o meno.

Sempre secondo il confuso racconto della giovane, il bambino sarebbe rimasto in vita per diversi giorni, probabilmente un paio di settimane: da un primo esame non risulterebbero tracce di violenza sul corpicino. La Procura l’ha iscritta nel registro degli indagati per il reato di omicidio colposo. La giovane è stata ricoverata nel reparto di psichiatria.
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Aleyandro Biffi
10 anni, 2 mesi
Talvolta le persone, partoriscono in casa anche nel 2015. Gli ospedali non possono stare dietro a tutti. Non è questo il punto. Una persona seria dopo aver partorito in casa, si presenta all'ospedale entro 48 ore per far fare gli esami al nascituro/a. Se non lo fa...ha seri problemi alle spalle e l'accusa di omicidio non glieli risolve.
MATTEO BATTAGLIA
10 anni, 2 mesi
Ma scusate la procura cosa doveva fare? Stringergli la mano e mandarla a casa? siamo nel 2014 NON si partorisce in casa!!!! Non siamo nel medioevo.... poi bisogna vedere bene come sono realmente andati i fatti!!! E qui entra in gioco la procura!!!!
Ovidio Bersotti
10 anni, 2 mesi
Anche io penso che più che colpevole, sia vittima. Speriamo che insieme alla Procura si attivino anche i servizi sociali...
Aleyandro Biffi
10 anni, 2 mesi
Poverina. Che abbia dei problemi è chiaro. Ora una qualsiasi persona non può permettersi di rimanere in cinta, di partorire a casa sua, di commettere un'errore che porta a perdere il nascituro per finire nel registro degli indagati ed essere accusato/a di omicidio colposo....Forse qualcuno sarà d'accordo con tutto ciò. io no. La salute dei più deboli passa su sempre per il camino, non vengono analizzate le singole situazioni.