Saranno celebrati domani alle 15, nella chiesa parrocchiale di Vilminore di Scalve, i funerali di Andrea Arrigoni, l’investigatore privato bergamasco protagonista della sparatoria di lunedì sulla statale fra Verona e Brescia nella quale hanno perso la vita anche due agenti di polizia e una prostituta ucraina. Ieri i familiari avevano raggiunto Verona per riportare a casa la salma che era stata composta, dopo l’autopsia, nella camera mortuaria dell’ospedale di Borgo Roma. Il feretro era arrivato a Vilminore, paese d’origine di Andrea, nel pomeriggio.Le indagini
Sul fronte delle indagini nessuna ulteriore novità è arrivata dopo che ieri due bossoli erano stati trovati nel portaoggetti della Panda 4x4 di Andrea Arrigoni. Scoperto anche un vetro della macchina dell’investigatore privato bergamasco incrinato, dall’interno verso l’esterno sul lato del passeggero: come se fosse stato colpito dalla testa della prostituta ucraina a causa di una improvvisa frenata, oppure perché la donna è stata spinta.
La scena del crimine era stata riallestita alla perfezione: la strada è stata chiusa al traffico, l’auto dei due poliziotti uccisi e la Panda sono state rimesse esattamente dove erano.
Poi sono entrati in scena i periti: Pietro Benedetti (l’uomo dei casi Alpi e Marta Russo) per la famiglia di Arrigoni, Alfredo Luzi (vicequestore della polizia scientifica di Roma) nominato dal pubblico ministero e gli uomini della scientifica di Verona e Padova, che avevano effettuato i primi rilievi lunedì. È stato un lavoro lungo e minuzioso, durato circa 5 ore, dalle 9 alle 14. Sono state scattate decine di fotografie, sono state smontate parti delle auto alla ricerca di indizi e prove.
Dai periti non è venuto nessun commento, e anche la Procura non ha rilasciato comunicazioni ufficiali. Ha parlato invece l’avvocato della famiglia Arrigoni, Gianfranco Ceci: per i risultati della ricostruzione ci vorranno giorni - ha detto - ma quello che più conta saranno i referti delle autopsie e i rilievi microscopici sui bossoli e sui proiettili, per sapere come e quando sono stati sparati. Nel corpo di uno dei due agenti uccisi è stato trovato un proiettile anomalo: se è stato sparato dalla Glock di Arrigoni prenderà corpo la tesi della Procura che parla di un uomo dalla doppia vita; se così non fosse, potrebbe riemergere la tesi della presenza di un quarto uomo, finora sempre solo ipotizzata.
(25/02/2005)
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