Cronaca
Mercoledì 27 Luglio 2016
Area Rio Pusteria
vacanza per tutti
Storia, cultura e, soprattutto, natura: sono alcune caratteristiche dell’area vacanze Sci & malghe, Rio Pusteria, in Alto Adige, formata da Rodengo, Rio Pusteria, Valles/Jochtal, Maranza/Gitschberg, Spinga e Vandoies/Val di Fundres.
Località suggestive, dove è possibile passare una vacanza a misura di famiglia, godendo della classica, confortevole accoglienza delle strutture dell’Alto Adige, e apprezzando le bellezze delle montagne insieme alle tradizioni tipiche, tramandate con cura dalle comunità locali.
Una meta interessante, ad esempio, è la catena dei Monti di Fundres, che chiude a nord il territorio verso il confine con l’Austria e presenta alcune specificità non riscontrabili in altre valli. Conosciuti localmente come i «monti verdi», le cime che chiudono la valle di Fundres, costituiscono un’anomalia geologica, anzi, sono un vero e proprio laboratorio geologico che racconta molto della storia delle Alpi. La valle di Fundres, una delle più caratteristiche e meno turistiche dell’Alto Adige, si stacca dall’inizio della val Pusteria all’altezza di Vandoies in direzione nord. Curiosamente, molte importanti formazioni di rocce di differente genesi la intersecano qui perpendicolarmente. Per questo, Sulla Pfunderer Höhenweg – Alta Via dei Monti di Fundres, queste stratificazioni sono ben evidenti.
Lungo il percorso si trova peraltro un’altra meraviglia naturale, il Lago Selvaggio, che è il più profondo dei laghetti alpini in Alto Adige. Il lago si è formato in una sorta di cratere ai piedi del Wilde Kreuzspitze (Il Picco della Croce), che domina lo specchio d’acqua con la sua mole. Il sito già nella preistoria risultava colonizzato, come testimoniò il ritrovamento di un’ascia dell’età del Bronzo. Stupendo è anche il Lago del Ponte di Ghiaccio (Eisbruggsee), che si trova fra la deliziosa malga Gampil e il rifugio recentemente riaperto con nuova gestione, Eisbruggsee-Ponte di Ghiaccio.
I Monti di Fundres sono poi ricchissimi di flora e fauna pregiate. Con occhio buono e un binocolo si possono avvistare stambecchi e camosci sulle rupi, mentre le marmotte fischiano e gironzolano per i prati di altitudine, praticamente ovunque. Perfino rapaci di grande dimensione, come l’aquila reale, sono riconoscibili mentre volteggiano alti in cerca di una preda. La biodiversità botanica si evidenzia con la fioritura dei rododendri e i tappeti di fiori multicolori. Una curiosità è che sull’Alpe di Weitenberg è stato rinvenuto un relitto di un tronco di pino cembro di 4000 anni a 2200 metri, oltre il limite della vegetazione arborea. Segno di un clima anticamente più mite? O fu portato dall’uomo?
Nell’Area vacanze Sci e Malghe Rio Pusteria, se quella dei ripidi e selvaggi Monti di Fundres è l’espressione della parte settentrionale, di contro, nella parte sud verso le Dolomiti, l’Alpe di Rodengo-Luson è dolce, «romantica», fiabesca. È un lungo altopiano erboso, punteggiato di fienili, baite, steccati e radi larici, che diventa una specie di terrazza panoramica lunga 10 km sulle Dolomiti, da La Varella-Sasso della Croce, al Putia fino alle Odle di Eores. Proprio qui si snoda uno tra gli itinerari più spettacolari, il Giro sull’Alpe di Rodengo (che fa parte del più vasto circuito dei 33 migliori sentieri circolari della Valle Isarco). Lungo il percorso si incontrano siti di speciale pregio naturalistico e ornitologico, piccole torbiere e zone paludose utilizzate da varie specie di uccelli per nidificare. Dall’Alpe di Rodengo parte anche la prima tappa del nuovo sentiero tematico panoramico «Dolorama» (da Dolomiti+panorama), 61 km in 4 tappe attorno alla Plose e alle Odle fino a Laion, fra pascoli e prati alpini, e stupende baite gastronomiche, inondate di sole. E una sosta in baita è un piacere da non perdere. Sono 34 le malghe aperte (la più famosa e antica: Malga Fane) dove gustare la cucina contadina e recuperare la dimensione più autentica della montagna.
Chi volesse invece avere uno sguardo panoramico sulle vette non può non recarsi sul cocuzzolo del Gitschberg (Maranza) a circa 2500 metri di quota: dalla piattaforma panoramica qui posizionata sono ben 500 le vette che si possono contare (tutte indicate su un tabellone circolare). E arrivare in cima non è poi così difficile, anche perché si può contare su numerosi impianti di risalita, a servizio anche delle moltissime passeggiate a disposizione per gli amanti delle camminate in montagna: nell’area vacanze Sci & malghe Rio Pusteria in Valle Isarco, vero paradiso naturale, ci sono 300 km di percorsi segnalati.
Per le esigenze degli escursionisti l’Area offre l’Almencard, gratuita per gli ospiti degli alberghi partner e valida per tutta la stagione estiva: utilizzo illimitato delle cabinovie, della funivia Rio di Pusteria-Maranza; escursioni a piedi o visite guidate alle malghe; programma ad hoc per i bambini; riduzioni e sconti in molti negozi e impianti sportivi. L’AlmencardPLUS comprende in più l’entrata gratuita in 80 musei, collezioni e manifestazioni e l’utilizzo di tutti i mezzi di trasporto pubblico dell’Alto Adige, così da poter evitare completamente l’uso dell’auto e muoversi senza stress.
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