Arcene vince il ricorso
Il Tar dice no alla cava

Arcene ha vinto la guerra contro la cava che incombeva sul suo territorio. Il Tar di Brescia ha infatti accolto il ricorso presentato dal Comune.

La cava consisteva in un ampliamento nei suoi confini dell’ambito estrattivo Ate g18 che si estende già fra Ciserano e Pontirolo. Il Tar di Brescia ha accolto il ricorso che il Comune aveva presentato nel novembre 2013 contro la delibera della Giunta regionale in cui si disponeva che venisse ottemperata la sentenza del Consiglio di Stato del 2012. Cosa diceva questa sentenza? In pratica che l’ambito di estrazione denominato Ate g18 potesse essere ampliato sul territorio di Arcene ed esteso verso est, in direzione del centro abitato e della locale fermata ferroviaria.

Questo ampliamento era stato previsto dal piano cave, approvato dalla Provincia nel 2004, che, come ben noto, nel 2012 è decaduto. Ora invece è scomparso dal nuovo piano cave di cui è stata completata proprio nei giorni scorsi la redazione dai commissari regionali incaricati dal Tar. Sulla questione, Arcene poteva già dichiararsi tranquilla. Ora giunge la sentenza.

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