Apre la porta e trova i ladri Preso a calci e pugni in casa

San Tomaso, cinquantenne rimasto ferito. Urla e minacce: ti uccidiamo I malviventi, fuggiti, si erano arrampicati sulla grondaia fino al terzo piano

Ha aperto la porta alle cinque e mezza del pomeriggio e si è trovato di fronte due ladri, che gli stavano mettendo sottosopra la casa. Ha gridato e li ha affrontati, ma loro gli si sono avventati addosso e, per garantirsi la fuga, lo hanno picchiato con pugni e calci e minacciato con un coltello. Uno dei due lo ha colpito persino con una torcia che aveva in mano. È successo ieri in un appartamento al terzo piano di un condominio, al civico 2 di via Caprera, quartiere San Tomaso. Vittima un residente cinquantenne, che è finito al pronto soccorso per farsi medicare le contusioni riportate nell’aggressione. I malviventi, invece, sono riusciti a scappare utilizzando la stessa «via» attraverso la quale, poco prima, erano penetrati nell’abitazione: la grondaia. Proprio così: come arrampicatori provetti, avevano letteralmente scalato la facciata del condominio, arrivando fino al terzo piano, a circa 10 metri d’altezza.Armati di coltelloSul posto è intervenuta subito la polizia. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, i ladri, una volta raggiunto il terrazzo al terzo piano, sono entrati nell’appartamento forzando una finestra. Proprio mentre loro rovistavano alla ricerca di soldi o gioielli, il padrone di casa ha aperto la porta d’ingresso. Si è trovato di fronte i due individui che si muovevano nell’oscurità ed è trasalito. Un attimo dopo gli intrusi lo hanno aggredito. Lui si è messo a gridare, ma loro lo hanno percosso, colpendolo anche con una torcia, e minacciandolo con una lama: si trattava di un coltello o, forse, di un cacciavite. Uno dei due diceva: «Te mato», che in spagnolo significa: ti uccido. Poi sono scappati, calandosi di nuovo dalla grondaia.Anche un vicino minacciatoNel frattempo però un vicino di casa, sentendo le grida della vittima, è intervenuto in suo soccorso. Coraggiosamente è sceso in cortile, per cercare di bloccare la fuga ai malviventi: anche lui, però, è stato costretto a desistere di fronte alle minacce dei ladri. «Mio padre – racconta la figlia – se li è trovati davanti, ha provato a sbarrar loro la strada, ma erano armati: sembra che impugnassero un cacciavite». Ai residenti non è rimasto altro da fare che telefonare al 113. Pochi minuti dopo sul posto sono intervenuti gli agenti della squadra Volante della Questura, che hanno raccolto una sommaria descrizione dei fuggitivi e hanno diramato le ricerche. Pare che fossero in tre: due in casa e uno sotto, a far da palo. Erano giovani, alti circa un metro e ottanta e avevano accento spagnolo: probabilmente si trattava dunque di stranieri. Nessuno ha notato il mezzo utilizzato per la fuga. Le ricerche in città finora non hanno avuto esito, ma la polizia prosegue le indagini. Altri furti si sono verificati in città, ieri, con modalità simili. A Colognola, verso le 19, ignoti si sono arrampicati fino a raggiungere un balcone al secondo piano di un condominio e, entrati da una finestra, hanno svaligiato l’appartamento.Il ferito al pronto soccorsoI familiari della persona aggredita ieri in via Caprera hanno preferito non rilasciare alcuna dichiarazione su quanto successo. Si sa che il cinquantenne è dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso per farsi medicare. (07/12/2008)

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