Aperto l’Asse interurbano dell’Isola

E’ stato aperto il tratto di asse interurbano (foto Thomas Magni) che dall’attuale rotatoria sulla provinciale 155 (Ponte San Pietro-Capriate) a Bonate Sopra arriva a Presezzo-Bonate Sopra-Mapello, vicino al casello ferroviario. A fine mese invece si taglia il nastro della variante Villa d’Adda-Carvico. 


La scorsa settimana l’impresa BetonVilla, che ha in appalto la costruzione dell’asse nel tratto Curno-Ponte San Pietro, aveva terminato il cavalca-ferrovia e venerdì scorso ha potuto così consegnare all’Anas il tratto di strada Bonate Sopra-Presezzo. «L’apertura di questo ulteriore tratto dell’asse interurbano andrà a beneficio della viabilità dell’Isola - evidenzia Guido Bonacina, sindaco di Presezzo e presidente della Comunità dell’Isola -. Dovrebbero, grazie a questo, diminuire le code sulle provinciale 155 (Ponte San Pietro-Capriate) e sulla 166 (Ponte San Pietro-Paderno). Il cavalca-ferrovia ha eliminato il passaggio a livello di Mapello, rendendo più scorrevole il traffico tra Mapello, Presezzo, Bonate Sopra e Terno d’Isola».

A seguito dell’apertura di questo ulteriore tratto di asse i sindaci di Presezzo, Bonate Sopra e Ponte San Pietro potrebbero valutare l’opportunità di togliere i divieti, ora in vigore, a percorrere le strade comunali nelle ore di punta. L’ultimo tratto che da Presezzo arriva a Ponte San Pietro sulla Briantea dovrebbe essere completato entro il 2008: a quel punto finalmente l’asse interurbano Seriate-Ponte San Pietro sarà completo e percorribile interamente.

Intanto a Villa d’Adda per la fine di luglio è prevista l’inaugurazione e l’apertura della variante Villa d’Adda-Carvico, realizzata dall’Amministrazione provinciale. Il tunnel e la strada sono stati terminati dall’impresa «Locatelli geometra Gabriele» di Grumello che in questi giorni sta installando i punti luce. Questa variante escluderà dal traffico pesante i centri abitati di Carvico e Villa d’Adda che sono diventati invivibili proprio per l’alto numero di veicoli che li attraversano per raggiungere la Valle San Martino e il territorio del Lecchese. «Da più di cinque anni aspettiamo questo fatidico giorno per poter usufruire di questa variante per i nostri due paesi. Oramai è diventato impossibile e pericoloso camminare per Villa d’Adda. E le difficoltà non risparmiano i camionisti che devono effettuare pericolose manovre quando sulle salite s’incrociano due mezzi pesanti». (13/07/2007)

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