Si è aperta ufficialmente questa mattina e terminerà il prossimo 31 gennaio, la stagione di caccia in Lombardia.
In occasione del via alla stagione venatoria il Corpo di Polizia Provinciale ha predisposto servizi di prevenzione e controllo sin dalle prime ore dell’alba, coordinando anche la vigilanza venatoria volontaria della Provincia con quella delle Associazioni. I servizi sono svolti al fine di prevenire forme di bracconaggio alla fauna e hanno già portato a risultati positivi. Durante la prima giornata sono stati eseguiti oltre 140 controlli, e accertati 6 illeciti amministrativi per mancata annotazione fauna abbattuta sul tesserino venatorio, mancati versamenti agli Ambiti Territoriali di Caccia (ATC), abbattimento di fringillidi e per detenzione munizioni non consentite. Le condizioni meteorologiche non hanno consentito un’alta partecipazione di cacciatori, ma le infrazioni elevate non sono particolarmente numerose. Nella zona faunistica delle Alpi, area di maggior tutela, la caccia in forma vagante è consentita dall’1 ottobre al 30 novembre il mercoledì e la domenica.
Nella zona di minor tutela e relativamente alla selvaggina migratoria, nella forma vagante, il periodo consentito va dal 18 settembre al 31 dicembre per tre giorni alla settimana mentre la caccia da appostamento fisso è ammessa dal 18 settembre al 31 gennaio. Dal 18 al 29 settembre sarà inoltre possibile cacciare il prispolone, un uccello appartenente al genere anthus che vive in zone alberate, radure di boschi, cespugli e nidifica fra le felci e l’erba alta. Il via libera alla caccia in deroga di questa specie, dopo circa vent’anni d’assenza, riguarda solamente gli ultrasessantacinquenni. Ogni cacciatore potrà catturare al massimo due esemplari, che saranno utilizzabili anche come richiami vivi a condizione che i volatili siano già detenuti in conformità e nel rispetto delle disposizioni vigenti.
Le specie consentite e i relativi periodi di caccia:
Dal 18 settembre al 31 dicembre: allodola, beccaccia, coniglio selvatico, merlo, minilepre, quaglia, tordo bottaccio e tortora.
Dal 18 settembre al 31 gennaio: alzavola, beccaccino, canapiglia, cesena, codone, colombaccio, fagiano, fischione, folaga, gallinella d’acqua, germano reale, marzaiola, mestolone, moretta, moriglione, pavoncella, tordo sassello, volpe.
Dal 18 settembre all’8 dicembre: pernice rossa, starna e lepre comune (in zona Alpi la caccia alla lepre comune termina il 30 novembre).
Dall’1 ottobre al 30 novembre: pernice bianca, gallo forcello, lepre bianca e coturnice delle Alpi.
Dal 1 ottobre al 30 novembre: camoscio, capriolo, cervo, e muflone, fatta eccezione per le cacce di selezione.
Dall’1 ottobre al 31 dicembre, con facoltà delle Province di spostare il periodo dal 1 novembre al 31 gennaio: cinghiale.
Per quanto riguarda la caccia in deroga tra le specie cacciabili ci sono il fringuello, la peppola, il passero d’Italia, la passera mattugia e lo storno.
(18/09/2005)
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