
La consegna di pasti a domicilio per anziani e persone in difficoltà da oggi abbraccia tutta Bergamo. La novità è stata annunciata dall’assessore alle Politiche sociali, Elena Carnevali, insieme ai responsabili di Associazione centro ricreativo Valtesse per la terza età e Cooperativa Città Alta, realtà da anni impegnate nel settore. «Fino ad ora – spiega l’assessore – la consegna avveniva nelle Circoscrizioni 1, 3, 4 e 5. Il Comune, nel riconoscere l’importanza del servizio e il valore che ricopre l’opera di molti volontari, ha pensato di estendere l’opportunità anche agli altri quartieri». Se si considera che soltanto a Valtesse, dove la locale associazione porta avanti il piano da 10 anni, gli utenti sono circa 35 per 11.400 pasti consegnati l’anno, l’estensione del servizio richiederà anche forze nuove. Per questo il coordinatore del centro anziani, Gino Pecchi, ha lanciato un appello: «Cerchiamo altri volontari per la consegna. Oggi – ha proseguito – sono 38 le persone che mettono a disposizione una mattina la settimana, e non li ringrazierò mai abbastanza per il loro prezioso contributo. Per sostenere le nuove consegne si sono già fatti avanti nuovi volontari, ma servirebbero altre 10-15 persone. Chi si volesse fare avanti, può rivolgersi al Centro (035.576260, dalle 14,30 alle 18)».
Anche Carnevali ha sottolineato che «la volontà dell’amministrazione è incentivare la partecipazione delle associazioni e delle persone, rendendole protagoniste in città con un’attività preziosa per tutta la comunità. La presenza di questi volontari permette agli anziani di ricevere non solo un pasto, ma anche un sorriso e un po’ di compagnia. I volontari non sono solo erogatori di servizi, ma anche "sentinelle", presidio del territorio». L’adesione al servizio di consegna dei pasti a domicilio – ma in Città Alta, da 15 anni, la cooperativa propone anche il consumo al Circolino – in genere richiede agli utenti la copertura dei costi vivi per la preparazione del pasto (4,20 euro per primo, secondo, contorno, frutta e pane). Le consegne sono opera di volontari, mentre il Comune copre le spese per i mezzi e i macchinari di cucina. Inoltre, Palafrizzoni si fa carico della quota pasto per chi è in situazione di grave disagio economico-sociale. «Si tratta del 15% degli utenti», precisa Carnevali.
Per quanto riguarda Città Alta, invece, tutti i costi vengono sostenuti dalla cooperativa: «Per circa l’85% dei pasti che prepariamo ogni giorno – aggiunge il presidente Aldo Ghilardi – non chiediamo contributi nemmeno agli utenti. Nella Circoscrizione 3 si è formata una rete che oltre a noi coinvolge parrocchie, istituti delle suore e Istituto San Vincenzo: questo, collegato alla collaborazione ai Servizi sociali, ci permette di venire a conoscenza dei casi di disagio e di fornire un supporto adeguato». Un supporto che, ha proseguito Carnevali, «è molto apprezzato, almeno stando ai risultati dei questionari che abbiamo recapitato nel 2007. Il sondaggio non ha evidenziato critiche riguardo alle consegne o al servizio, gli unici suggerimenti hanno riguardato i pasti: c’è chi ha chiesto pasta più cotta, più uova. Questo, comunque, mentre in una scala di gradimento sulla qualità veniva assegnato il massimo punteggio dalla maggioranza degli anziani». Dall’indagine è emerso che l’età media degli utenti è 79 anni, ma il 30% del totale ha un’età compresa fra 80 e 84 anni. Il 69% di chi ha risposto ha più di 80 anni.
Solo l’anno scorso, considerando le circoscrizioni 1, 4 e 5, sono stati coinvolti 136 anziani per 21.395 consegne. Informazioni sul servizio – le consegne avvengono da lunedì a sabato, con anticipo del pranzo per la domanica – si possono trovare contattando il Centro anziani di Valtesse oppure i Servizi sociali di Città Alta (035.217390, il lunedì dalle 14,30 alle 17 e il mercoledì dalle 9 alle 12).(18/01/2008)
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