Anmil nazionale, confermato Bettoni
«Diffondiamo la cultura della sicurezza»

L’Associazione nazionale fra lavoratori mutilati ed invalidi del lavoro raccoglie 400.000 vittime del lavoro. «Non ci possiamo fermare, abbiamo solo gettato le basi per la costruzione di un progetto molto più ampio per tutelare le vittime e le loro famiglie».

Franco Bettoni è stato riconfermato per il prossimo quinquennio alla guida dell’Anmil l’Associazione nazionale fra lavoratori mutilati ed invalidi del lavoro che raccoglie 400.000 vittime del lavoro e con oltre 500 sedi in tutta Italia garantisce assistenza e consulenza a tutti i cittadini.

Dopo l’8° Congresso tenutosi a Orosei (Nuoro) a marzo, con il coinvolgimento di oltre 400 delegati, che hanno eletto i 60 consiglieri nazionali, nella prima riunione di insediamento del Consiglio venerdì 11 a Roma, gli è stata rinnovata la fiducia eleggendolo all’unanimità presidente nazionale.

Franco Bettoni, 53 anni, bergamasco, è rimasto vittima di un infortunio sul lavoro all’età di 15 anni in una fabbrica di bottoni e dopo l’infortunio ha ripreso gli studi e si è impegnato nel sociale attraverso l’Anmil, ricoprendo tutti gli incarichi associativi, in sede locale prima ed in sede nazionale poi. Negli ultimi anni ha anche ricoperto cariche di prestigio al di fuori dell’associazione nell’ambito del territorio bergamasco, sia in campo politico che amministrativo.I suoi vice sono Franco Gerardin di Venezia e Vincenzo Marotta di Napoli.

«Abbiamo lavorato bene in questi ultimi anni e abbiamo avuto dei riconoscimenti importanti come l’istituzione del Patronato, l’avvio del Caf, il potenziamento dell’istituto di formazione e dell’agenzia per l’intermediazione al lavoro: impegni gravosi, che ci hanno consentito, però, una maggiore tutela dei diritti dei lavoratori vittime di infortunio o di malattie professionali e dei loro familiari. Ma non ci possiamo fermare, abbiamo solo gettato le basi per la costruzione di un progetto molto più ampio ed importante per tutelare le vittime degli incidenti sul lavoro e le loro famiglie e per diffondere una consapevole cultura della prevenzione e della sicurezza nei luoghi di lavoro soprattutto nei giovani organizzando specifiche iniziative nella scuole» ha affermato il neo presidente».

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