Anatre germanate, oche pechinesi, tartarughe americane, e poi aironi cinerini e gabbiani. Stando all’elenco e ai nomi sembrerebbero animali di uno zoo provenienti un po’ da tutto il mondo. Invece no. Si tratta semplicemente dell’avifauna che da qualche anno si può trovare anche nel Brembo e nel Serio. Specie, alcune, introdotte dall’uomo, altre arrivate spontaneamente. Sta di fatto, e in questo Wwf e pescatori sono d’accordo, che l’ecosistema dei nostri fiumi ultimamente si è modificato e occorre intervenire per evitare ulteriori danni.
Ma se Wwf dice no ad anatre, oche e tartarughe perché introdotte dall’uomo e quindi dannose, i pescatori – in più – alla «lista nera» ci aggiungono gli aironi cinerini, «ladri» di pesci e negli ultimi anni diventati ormai stanziali, fino a raggiungere Branzi, in alta Valle Brembana, o Gromo in alta Valle Seriana.
Ma nelle valli non ci sono solo gli aironi cinerini: Brembo e Serio abbondano, ormai da tempo, anche di anatre germanate, pure loro concorrenti dei «pescatori», dato che si cibano di uova di trota: in Valle Brembana se ne trovano soprattutto a San Giovanni Bianco e a San Pellegrino, alla cui moltiplicazione spesso contribuiscono gli abitanti, dando loro mangime vario.
«Gli aironi non sono mai stati presenti nelle nostre valli – dice Natale Bonandrini di Casnigo, del Comitato tutela fiume Serio che riunisce le associazioni di pesca da Alzano a Valbondione – sono un elemento estraneo. Da un punto di vista ambientale, secondo noi, sono un danno, non hanno nemici naturali e alterano l’ecosistema. In pianura si cibavano di molluschi, vermi e rane, da noi di pesci».
Ma il Wwf, per voce di Enzo Mauri dell’Oasi di Valpredina di Cenate Sopra, non è dello stesso parere. «Gli aironi cinerini sono il minore dei problemi per i nostri fiumi – dice Mauri – perché la loro presenza rappresenta un’evoluzione naturale: si sono adattati da soli a un nuovo ambiente. Diverso il caso di tutte quelle specie alloctone, tra cui soprattutto tartarughe americane, oche pechinesi e anatre germanate introdotte dall’uomo. Loro, sì, rappresentano un elemento estraneo».
Ciò su cui pescatori e Wwf, invece, sono d’accordo è il danno provocato dalla scarsa qualità e quantità delle acque di Brembo e Serio. «Oltre all’inquinamento delle industrie – dice Mauri – è il livello troppo basso delle acque ad alterare l’avifauna».
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