Ana Bergamo: vale un milione
il volontariaro delle penne nere

La sezione dell’Ana gode di buona salute, nel corso dell’anno ha realizzato importanti progetti e ora guarda al futuro con fiducia e determinazione: questa la sintesi di una mattinata, domenica 6 febbraio, in cui le Penne orobiche si sono ritrovate alla Fiera di Bergamo.

La sezione dell’Ana gode di buona salute, nel corso dell’anno ha realizzato importanti progetti e ora guarda al futuro con fiducia e determinazione: questa la sintesi di una mattinata, domenica 6 febbraio, in cui le Penne orobiche si sono ritrovate alla Fiera di Bergamo per la consueta assemblea annuale, dopo la cerimonia dell’alzabandiera compiuto al monumento dell’Alpino e la Messa celebrata dal cappellano della sezione padre Armando Gherardi.

A fare gli onori di casa la penna bianca Carlo Macalli, presidente sezionale. Gli amministratori sanno bene quanto sia importante il lavoro compiuto dagli alpini. Il Libro verde sintetizza con qualche numero «che dovrebbe far riflettere - ha sottolineato Macalli - chi ci considera dei nostalgici o evidenzia solo aspetti folcloristici».

Nel 2013 i gruppi hanno prestato complessivamente 293.777 ore di lavoro per un valore che ammonta a 959.977 euro; inoltre la Protezione civile ha lavorato per circa 21.771 ore come sede sezionale, mentre altre 15.423 sono quelle prestate dai nuclei sul territorio dei comuni di loro competenza.

Il pacifico «esercito» alpino comprende 20.648 soci effettivi e 6.624 amici degli alpini per un totale di 27.272 persone che confermano Bergamo come la sezione più numerosa in Italia con 274 gruppi. E se le iscrizioni nel 2013 sono state 539 in meno rispetto all’anno precedente, si deve sottolineare che sono nati due nuovi gruppi a Laxolo e Fuipiano Imagna. Tremila sono gli alpini bergamaschi con meno di 40 anni, «dato che consente di guardare ancora con sufficiente serenità al nostro futuro» ha commentato Macalli.

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