Cronaca / Bergamo Città
Giovedì 12 Novembre 2009
Ammissione all'esame di stato
I presidi scrivono al ministro
Una ventina di dirigenti di istituti superiori bergamaschi invieranno al Ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini un documento nel quale segnalano due punti critici relativi all’ammissione all’esame di stato e, per la riforma, alla partenza contemporanea di un biennio.
Una ventina di dirigenti di istituti superiori bergamaschi invieranno al Ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini un documento nel quale segnalano due punti critici relativi all’ammissione all’esame di stato e, per la riforma, alla partenza contemporanea di un biennio.
In particolare i dirigenti segnalano che vincolare l’ammissione all’esame di maturità alla sufficienza in ciascuna delle discipline condurrà “inevitabilmente” o a “una percentuale altissima di non ammessi” o al sei politico. Secondo i presidi, la soluzione della sufficienza complessiva, era migliore perché seria ma realistica (qui il documento integrale).
Il documento è stato letto durante l’incontro dei dirigenti scolastici con il direttore generale regionale Giuseppe Colosio in visita giovedì mattina a Bergamo. Per quanto riguarda i secondi punti c’è già una risposta: è ormai deciso che la riforma partirà solo per il primo anno. Un sollievo per le famiglie e gli studenti iscritti dal 2009, che non vedranno messe in discussione le loro scelte di indirizzo o curvatura e per i dirigenti, che potranno così procedere con maggiore tranquillità alla riorganizzazione.
Il direttore regionale Colosio, che ha incontrato i presidi all’Istituto Quarenghi insieme al dirigente provinciale Luigi Roffia e alla vicedirigente Giovanna Chietti, ha spiegato le priorità della scuola lombarda: a livello amministrativo l’Ufficio Regionale offrirà supporto tecnico e operativo, con particolare riguardo ai cambiamenti voluti dal ministro Brunetta, mentre saranno mantenuti gli Uffici scolastici provinciali come punti di riferimento vicini alle scuole; si punterà alla formazione dei docenti, trascurata da troppo tempo, utilizzando soprattutto risorse interne, cioè i docenti migliori come trainers, invece di ricorrere a esperti universitari esterni.
Infine, la scuola lombarda dovrà, secondo la propria tradizione culturale, mantenere alto il senso delle istituzioni e della partecipazione civile. A conclusione della mattinata bergamasca, Giuseppe Colosio, accompagnato da Luigi Roffia è stato ricevuto dal prefetto Camillo Andreana, dal presidente della Provincia Ettore Pirovano con l’assessore alle attività giovanili e protezione civile Fausto Carrara e dal sindaco di Bergamo Franco Tentorio con gli assessori all’istruzione Danilo Minuti e ai Lavori pubblici Alessio Saltarelli
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