Cronaca / Isola e Valle San Martino
Lunedì 07 Settembre 2015
Ambientalista aggredito a Palazzago:
stavo filmando i danni di una gara di moto
Ad aprile era stato un endurista a denunciare l’«agguato»: dei cavi-trappola tirati sul sentiero di Dossena. Ora è un ambientalista a essere stato aggredito e derubato, mentre tentava di documentare gli «effetti» di una gara motociclistica a Palazzago.
Cresce la tensione tra gli appassionati dei motori che difendono la legittimità del loro sport e le associazioni paladine della natura.Vittima del pestaggio Sergio Del Bello, archivista di Brembate Sotto di 57 anni, da sette attivista del Wwf. È lui stesso, ancora scosso, a raccontare l’episodio che gli è successo domenica 6 settembre, mentre con telecamera e macchina fotografica filmava, a suo dire, i «danni» subiti dal percorso del «Memorial Pierluigi Zanchi», prova del campionato italiano regolarità d’epoca, a Palazzago.
«Erano circa le 15,30 - Del Bello ricostruisce l’accaduto -, la gara era già finita. Con una fotocamera e una videocamera, stavo facendo delle riprese per documentare gli effetti delle moto sul percorso. Proprio mentre stava facendo le riprese sarebbe stato avvicinato da qualcuno che mi ha riconosciuto e poi da un’altra persona che, completamente travisata da tuta, guanti e casco da motociclista, ha iniziato a strattonarmi, cercando di stapparmi la mia Go-pro Hero4». Del Bello ha tentato di difendersi ma ha avuto la peggio. «Ho iniziato a chiedere aiuto, ma mi è stata tappata la bocca. Sono quindi stato buttato per terra, e derubato sia della telecamera sia della scheda della macchina fotografica. L’uomo che mi ha aggredito non ha pronunciato neanche una parola, quindi se n’è andato via in moto».
La Scuderia Fulvio Novelli, sezione del Moto Club Bergamo che ha organizzato l’evento, si è subito dichiarata «estranea» all’episodio, biasimandolo. Ma Del Bello lancia delle accuse precise: «È stata una spedizione organizzata, premeditata e annunciata, visto che in altre occasioni sono stato più volte minacciato. È stato uno di loro».
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