Alzheimer, liste d’attesa lunghe anche un anno

Bergamo, si sono dilatati i tempi per l’ammissione alla visita di accertamento della malattia

Quasi un anno di attesa alla clinica «Quarenghi» di San Pellegrino, sette mesi agli Ospedali Riuniti, quattro alla Fondazione Maria Ausiliatrice di via Gleno; prenotazioni chiuse fino a gennaio al policlinico «San Pietro» di Ponte San Pietro, per un mese o poco più alla casa di riposo «Cardinal Gusmini» di Vertova Stessa cosa al policlinico «San Marco» di Zingonia, un paio di settimane all’ospedale di Treviglio. Situazione bloccata anche alle Cliniche Humanitas Gavazzeni, nessuna possibilità (almeno per ora) in tutta l’area gestita dall’azienda ospedaliera Bolognini di Seriate.

È lo «stato di cose» che i bergamaschi alle prese con un sospetto Alzheimer devono affrontare prima di avere la certezza o meno di essere stati colpiti da questa subdola malattia neurologica, per avere cioè una «prima visita» in una delle Unità di valutazione Alzheimer (meno di una decina quelle operanti) in servizio in tutta la provincia. Un problema rilevante nella Bergamasca, dove le stime dell’Asl indicano attorno ai 7.000 i possibili casi di Alzheimer.

(15/12/2004)

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