Alzano: aiuti per le giovani coppie
che abiteranno nel centro storico

Largo ai giovani. E ad Alzano l’amministrazione comunale ha deciso di passare dalle parole ai fatti, lanciando un piano che da una parte favorisce le giovani coppie, dall’altra punta al rilancio del centro storico. Cogliendo, con una fava, i proverbiali due piccioni. Anzi, piccioncini.

Tutto nasce dalla volontà di risparmiare territorio, ma anche da una constatazione: il centro storico si sta spopolando. E degradando. Questo perché le case disponibili spesso sono datate, in cattive condizioni, e ristrutturare non è sempre agevole. Per non parlare della penuria di parcheggi. Se a tutto ciò sommiamo l’edificazione più recente, che ha fornito in zone esterne occasioni appetibili, il risultato agli occhi delle nuove famiglie è uno: non c’è gara.

«Ed è qui che, con un’iniziativa inedita, ci inseriamo noi - chiosa l’assessore all’Urbanistica Camillo Bertocchi -. Come amministrazione abbiamo deciso che vanno salvaguardati, ma anche rilanciati, i centri». Al plurale, perché per Alzano le realtà interessate sono quattro: Alzano Maggiore, Alzano Sopra, Nese e Olera.

E se quest’ultima sarà oggetto di uno studio a sé, le altre tre aree sono entrate in una mappatura: ogni edificio è stato censito. Analizzata, in particolare, l’edilizia degradata: gli alloggi sono in totale 1.699 (di cui 1.287 solo ad Alzano Maggiore, 250 ad Alzano Sopra e 162 a Nese), di cui vuoti il 10,24%. «Quelli in condizioni disastrose sono solo 6, gli inagibili 37. La situazione generale è abbastanza buona».

E allora, dopo una particolare applicazione del Piano casa che ha visto la creazione di un «salvadanaio» in cui i contributi versati da chi costruisce ex novo diventano incentivi per chi ristruttura nelle aree sotto tutela, ecco ad Alzano la «fase B» dell’offensiva anti-degrado. Che si concretizza in un regolamento nuovo di zecca, approvato dalla maggioranza di centrodestra nell’ultima seduta consiliare.

Il testo, che permetterà la consegna delle prime domande già a gennaio, prevede agevolazioni per le giovani coppie che comprino casa (ristrutturando o no, da soli oppure tramite agenzia) o la prendano in affitto nelle aree storiche. Agevolazioni che consistono nel raddoppio dei contributi già previsti per le ristrutturazioni (fino all’azzeramento degli oneri di urbanizzazione), nell’esonero del pagamento dell’addizionale Irpef e della tariffa sui rifiuti (tre anni per chi compra, due per chi affitta), nel contributo a fondo perduto per quattro anni versato dal Comune alla coppia e corrispondente all’Ici versata dal proprietario di casa (per chi affitta) e, soprattutto, nella consegna, da parte del Comune, di un posto auto gratuito in area pubblica.

«Ciò che scoraggia di più i possibili residenti del centro è la carenza di posti auto o i prezzi elevati per i box. Bene: provvederemo noi», dice Bertocchi. E annuncia che saranno individuati spazi riservati a chi aderirà all’iniziativa, «facendo in modo di rispondere alle esigenze di prossimità e di capillarità, senza incidere sostanzialmente sull’assetto degli spazi attuali». Ogni famiglia avrà il suo posto auto per 10 anni (8 per chi affitta): «Vanno individuate le aree. Ci stiamo lavorando».

Poi c’è il «Patto per la casa»: chi compra un’abitazione avrà accesso agevolato all’iniziativa che sta portando il Comune a stringere accordi con notai per riduzione delle parcelle degli atti, con banche per il tasso, con agenzie immobiliari per la riduzione sostanziale delle provvigioni.

Ma chi sono queste «giovani coppie»? Nel regolamento, la definizione è puntuale. «Ci rivolgiamo a persone che si sono sposate al massimo da due anni o che lo devono fare entro uno - spiega l’assessore -, uno dei due deve essere residente ad Alzano da almeno tre anni, entrambi non devono essere proprietari di altra abitazione, la somma delle loro età non deve superare i 65 anni. E, infine, devono essere cittadini italiani».

Esclusi gli stranieri e le coppie di fatto. Ma se sul primo punto si è scaldato il dibattito in aula, provocando il voto contrario dell’opposizione, sul secondo arriva una specifica: «Non c’è contrarietà di fondo - prosegue Bertocchi -. Dobbiamo capire quante persone faranno richiesta, poi amplieremo il bacino di riferimento. Si pensi che nelle intenzioni future ci sarebbe quella di inserire anche i single».

Soddisfatto il sindaco, Roberto Anelli, che sottolinea «l’unicità di questa iniziativa: crediamo che unire incentivi alle coppie e rilancio del centro sia una formula vincente per tutelare e valorizzare il territorio».
 Anna Gandolfi

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