Altro che svolta a destra al semaforo
«L’80 per cento tira dritto col rosso»

Altro che svolta a destra. L’80 per cento dei multati a quello che è stato definito il «semaforo-trappola» di Ponteranica ha tirato dritto, con grave rischio per gli altri automobilisti.

La precisazione arriva da Alberto Nevola, sindaco del Comune di Ponteranica. La precisazione è certamente importante. «Capisco, ma non condivido, chi dai banchi della minoranza cerca di cavalcare il malcontento dei soggetti sanzionati, ma mi sembra che si stia perdendo di vista il concetto di fondo: ovvero che chi attraversa con il semaforo rosso un incrocio espone sé e gli altri ad un grave rischio».

«I numeri - aggiunge il sindaco - parlano di dati preoccupanti: in poco più di due mesi 400 veicoli hanno attraversato l’incrocio con il rosso dirigendosi verso la Valle Brembana (e non svoltando a destra verso Ponteranica) esponendo a serio rischio i cittadini che, provenendo da Ponteranica, cercano di immettersi sulla SS470».

In poco più di due mesi le multe sono state oltre seicento. Da giovedì 22 gennaio è stata abolita la svolta continua su via Maresana per chi proviene da Bergamo. «Una scelta adottata dopo aver attentamente vagliato quanto prevede il Codice della strada - spiega il sindaco -. Per velocizzare il traffico diretto in valle era stata sperimentata con successo nei mesi scorsi la trasformazione della corsia di svolta a destra in corsia mista (si può cioè andare sia a destra che dritto). Per evitare fraintendimenti siano stati costretti ad abolire la freccia verde a destra: chi infatti deve proseguire dritto è comunque costretto a fermarsi, bloccando di fatto la fila».

Il sindaco non nega che siano piovuti i verbali (sanzioni per 75 mila euro e una decurtazione di 566 punti dalle patenti): ma solo il 20 % ha riguardato chi, per distrazione o per abitudine, ha svoltato a destra nonostante il rosso. Tutti gli altri hanno commesso un’infrazione ben più grave: semplicemente hanno tirato dritto col rosso. «Lo testimoniano - ha precisato Nevola - le fotografie scattate: una viene ripresa prima dell’attraversamento e un’altra dopo che l’automobilista ha compiuto l’infrazione».

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