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Cronaca / Bergamo Città
Giovedì 12 Febbraio 2015
Allarme spionaggio sul web
«L’80% delle email è intercettabile»
Le email degli italiani sono a rischio spionaggio. L’allarme del capo degli 007 svizzeri Markus Seiler è stato rilanciato in Italia dallo «Sportello dei diritti».
Secondo il direttore del Sic, il servizio delle attività informative della Confederazione elvetica, «l’80% delle nostre mail, prima di giungere a destinazione, passano da Londra e da Washington dove vengono copiate». Ciò è potenzialmente possibile a causa di una falla enorme nella sicurezza delle nostre telecomunicazioni. Chiunque volesse appropriarsi dei contenuti postati potrebbe farlo a causa di «gravi criticità nel sistema che gestisce» tutto ciò.
Tutto ruota intorno agli Internet exchange point (Ixp) e ai sistemi di sicurezza, insufficienti, che li dovrebbero proteggere. Gli Ixp sono delle infrastrutture chiave per il funzionamento di internet. Sono dei luoghi fisici in cui convergono tutti i cavi che trasportano i dati degli utenti dei vari Internet service provider (Telecom, Fastweb, H3G e altri). In questi luoghi, i dati vengono letti, elaborati e smistati nella Rete. In Italia tre Ixp sono quelli fondamentali: uno a Milano (Mix), uno a Torino (Top-IX) e uno a Roma (NaMex). Tali apparati dispongono di funzionalità tecniche che possono consentire di replicare, in tempo reale, il traffico in transito dirottando il flusso replicato verso un’altra porta la port mirroring.
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Nel corso dei controlli questa funzione non era attivata, ma se qualcuno volesse esaminare il traffico in transito potrebbe farlo con una certa facilità, attivando la funzione di port mirroring e poi utilizzando appositi strumenti di analisi. Un tema caldo soprattutto dopo le stragi avvenute il mese scorso a Parigi. «Un carente livello di sicurezza – osserva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” – che può mettere potenzialmente a repentaglio anche intere economie».
«Inoltre – prosegue – può riflettersi negativamente sia sugli interessi istituzionali ed economici degli enti e delle imprese, sia sui diritti dei singoli cittadini, pregiudicando la riservatezza delle loro comunicazioni e la protezione dei loro dati personali. Occorre, quindi, aumentare la vigilanza da parte delle autorità e migliorare costantemente i protocolli di sicurezza per evitare alla radice che sottrazioni di dati sensibili possano portare gravi ripercussioni sui cittadini e sulle istituzioni».
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