Commercianti e politici sul caso Curnis
Confesercenti e Ascom: è allarme

«L’assalto alla gioielleria Curnis ripropone drammaticamente l’allarme sicurezza in centro città. È necessario aumentare il livello di vigilanza per scongiurare il ripetersi di questi episodi in futuro. Ne abbiamo visti già abbastanza».

Filippo Caselli, vicedirettore di Confesercenti, interviene sulla spaccata della notte scorsa per ribadire le preoccupazioni dei commercianti: «Subire un episodio del genere in una zona centralissima della città non è accettabile. Il Sentierone va tutelato e presidiato, non lo si può abbandonare all’arroganza della criminalità. Ci auguriamo che i responsabili vengano individuati e puniti nel giro di poco tempo».

Quanto accaduto evidenzia ancora una volta che il centro di Bergamo nelle ore notturne si spopola e diventa una rischiosa terra di nessuno. L’auspicio è che Comune, Questura e Prefettura tornino ad affrontare la questione in modo deciso, individuando possibili soluzioni anche con il contributo dei commercianti. Con questo proposito, Confesercenti si mette a disposizione delle autorità fin da subito per elaborare eventuali azioni condivise.«Siamo pronti a sederci attorno a un tavolo per cercare rimedi efficaci – conclude Caselli -. Questi fatti non devono più ripetersi: il centro di Bergamo va valorizzato e salvaguardato, così come le sue attività commerciali. Alla gioielleria Curnis va tutta la nostra solidarietà».

Sulla vicenda interviene anche Ascom: «Siamo vicini ai titolari della gioielleria e capiamo benissimo il senso di impotenza che stanno vivendo, che è simile a quella di tutti coloro che subiscono un’azione così violenta» afferma Oscar Fusini, vicedirettore di Ascom Bergamo. «Questa è la seconda spaccata che si è verificata nel centro città e nella zona del Quadriportico nel giro di pochi mesi» continua Fusini

Da questa preoccupazione nasce un invito rivolto alla pubblica amministrazione. «Bisogna favorire quegli strumenti in grado di tutelare le attività commerciali nei centri storici, per questo chiediamo al Comune che vengano rivisti i regolamenti per il posizionamento dei pilomat antisfondamento su suolo pubblico, in modo da poter proteggere le vie e le attività durante le ore notturne. La sicurezza è una priorità sulla quale è necessario agire» spiega Fusini.

Anche il mondo politico interviene. «Cittadini e commercianti sono esasperati: episodi di delinquenza come quello accaduto nella notte in pieno centro cittadino sono ormai all’ordine del giorno» dichiara Stefano Benigni, consigliere comunale di Forza Italia. «Negli ultimi mesi abbiamo assistito ad un forte aumento della criminalità nella nostra provincia, a Bergamo in primis. Come Forza Italia abbiamo presentato alcune interpellanze per sensibilizzare l’attuale amministrazione a prendere provvedimenti tangibili in tema di sicurezza su tutto il territorio cittadino: un piccolo passo è stato il provvedimento preso dalla Giunta di estendere di un’ora l’orario serale di servizio dei vigili, ma non basta. È necessario creare un presidio che vigili 24h su 24». «Siamo consapevoli che i fondi a disposizione sono pochi – a causa soprattutto dei continui tagli agli enti locali del Governo Renzi – ma ritengo prioritario destinare le poche risorse proprio per rendere più sicura la nostra città - continua Benigni -. Alfano più di un anno fa aveva promesso un incremento delle forze dell’ordine sul nostro territorio: per questo ormai abbiamo perso la speranza, oltre che la pazienza. Condivido e sostengo invece la proposta di Confesercenti di istituire un tavolo di lavoro in cui trovare soluzioni per affrontare in modo deciso questa problematica che colpisce sia il centro cittadino che i quartieri, nei quali da anni si sente l’esigenza di rafforzare i controlli. Alla Gioielleria Curnis va tutta la solidarietà mia e di Forza Italia».

Sull’argomento anche Andrea Tremaglia, capogruppo di Fratelli d’Italia: «Che le prime vetture ad arrivare, come riporta la stampa, siano state quelle della sorveglianza privata è indicativo dello stato di difficoltà in cui versano le nostre forze dell’ordine». «Un episodio molto grave, sia perché avvenuto proprio nel cuore della nostra città, sia perché colpisce uno degli esercizi storici di Bergamo: in un momento come questo di enorme difficoltà economica, alle difficoltà di accesso al credito e alla difficoltà nel lavorare si aggiungono purtroppo anche questi episodi. Per fortuna la rapina è avvenuta senza danni a persone e senza conseguenze ancora più drammatiche, come purtroppo anche la cronaca recente ha riportato in casi simili: sarebbe potuto essere un nuovo caso Stacchio. Fortunatamente, non è stato così». «Questo fatto però - aggiunge Tremaglia - accende una volta di più i riflettori anche sulla drammatica situazione che vivono le nostre forze dell’ordine in un momento in cui i tagli del Governo Renzi di sicuro non le aiutano e, anzi, le indeboliscono molto. Oltre ai tagli del Ministero, poi, ci sono anche i tagli indiscriminati del Governo ai Comuni: come possono le Amministrazioni come la nostra fronteggiare questi fatti drammatici se ci vengono continuamente sottratte risorse?».

«Per questa ragione - conclude Andrea Tremaglia - nelle prossime settimane depositerò, assieme al consigliere Benigni di Forza Italia e mi auguro insieme anche a molti altri consiglieri di minoranza e maggioranza, un ordine del giorno per chiedere formalmente e di nuovo al ministro Alfano e al Governo di venirci incontro. Qualche mese fa infatti si paventava che proprio per l’Expo sarebbero stati spostati uomini e risorse da Bergamo a Milano da parte del Ministero: questo nuovo drammatico episodio serva a chiarire una volta per tutte che proprio non ce lo possiamo permettere e che anzi servono risorse aggiuntive».

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