Cronaca
Domenica 01 Giugno 2014
Albergo Popolare, buona notizia
Ritrovato il cuoco: era da un’amica
Allarme rientrato nella serata di sabato 31 maggio all’Albergo popolare: ha chiamato una donna e ha chiarito che era da lei Antonio Garsone, 63 anni, che da domenica, quando era uscito per una passeggiata, non aveva più dato notizie di sé.
Allarme rientrato nella serata di sabato 31 maggio all’Albergo popolare: ha chiamato una donna e ha chiarito che era da lei Antonio Garsone, 63 anni, che da domenica, quando era uscito per una passeggiata, non aveva più dato notizie di sé.
C’era molta preoccupazione da parte dei familiari – la ex moglie che vive a Roma e il figlio che abita a Peschiera del Garda – e degli operatori dell’Albergo popolare, dove Garsone lavora come cuoco in mensa dal Natale 2013. L’uomo in passato aveva sofferto di depressione ma negli ultimi mesi, spiegano al Nap, era sereno.
«È uscito domenica mattina per fare una passeggiata – avevano raccontato – dopo aver preparato i documenti da portare all’Aci il giorno dopo per demolire la sua auto. È stato visto nel pomeriggio mentre camminava in centro, poi è sparito. Il telefono risulta spento, abbiamo chiamato tutti gli ospedali, lo abbiamo cercato in giro e abbiamo aspettato fino a martedì, poi siamo andati dai carabinieri a sporgere denuncia. Mercoledì ci siamo rivolti anche alla trasmissione “Chi l’ha visto?” che ha messo la sua scheda sul sito e sul profilo Twitter».
Antonio Garsone era una persona solitaria, non aveva amici e da tempo nemmeno contatti con i familiari. Secondo gli operatori del Nap, però, non avrebbe avuto motivi per allontanarsi volontariamente e per questo erano preoccupati. «Nel dicembre scorso ha perso la casa e da allora lo abbiamo accolto qui, dove è benvoluto da tutti. Aiuta le cuoche in mensa ed è molto apprezzato, è un bravo chef. Ha avuto problemi di depressione ma da mesi sembravano superati. Gli è anche stata assegnata una casa popolare e tra qualche mese si sarebbe trasferito». La preoccupazione si è trasformata in gioia, quando la conoscente di Garsone ha chiamato per rassicurare tutti: l’uomo era con lei.
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