Cronaca / Bergamo Città
Mercoledì 11 Dicembre 2013
Albergatori, guerra ai B&B abusivi
Legali in campo, lettera a Booking
Gli albergatori bergamaschi dichiarano guerra alle strutture che, spacciandosi per Bed&Breakfast, pubblicizzano apertamente su Booking.com di poter offrire anche da 5 a 15 stanze o camere ubicate in edifici diversi. Non si tratta di B&B e la pubblicità è ingannevole.
Contro la pubblicità ingannevole il Gruppo Albergatori Ascom ha scritto a Booking.com. Tramite un legale gli albergatori aderenti ad Ascom hanno inviato alla sede olandese della società Booking una lettera per segnalare la pubblicizzazione sul portale di prenotazione on-line di strutture ricettive che non rispettano i requisiti di legge e che utilizzano il sito con pubblicità illecita e ingannevole.
La segnalazione è frutto di un lavoro di monitoraggio effettuato dal Gruppo Albergatori che ha evidenziato alcuni casi di strutture ricettive extralberghiere che non rispettano né i requisiti né i presupposti sanciti dalla legge regionale.
Legge che definisce il servizio di ospitalità turistica “bed and breakfast” come un’ “attività di carattere saltuario svolta da privati che utilizzano parte della loro abitazione di residenza per offrire un servizio a conduzione familiare di alloggio e prima colazione, rispettando il limite massimo di 12 posti letto e non più di 4 stanze”. (articolo 45 della Legge Regionale della Lombardia del 16 luglio 2007).
In barba alla legge - dicono gli albergatori - diverse strutture ricettive extralberghiere presenti nel territorio, con una concentrazione particolarmente rilevante in città, dichiarano apertamente disponibilità ben oltre il limite di legge
I casi raccolti in un dossier dagli albergatori sono i più disparati. Le strutture - in particolar modo bed and breakfast - promuovono la loro offerta sul web in modi non coerenti rispetto all’autorizzazione ottenuta e le recensioni pubblicate dagli utenti gettano ulteriori dubbi sulla gestione di altri aspetti, a partire dalla somministrazione di alimenti.
Di fronte a lampanti esempi di concorrenza sleale e al dilagare di strutture “fuori-legge” il Gruppo Albergatori Ascom ha incaricato un legale per segnalare al provider specializzato nel servizio di prenotazioni on line, le principali ed evidenti violazioni pubblicate sul sito cui possono accedere turisti da ogni angolo del mondo.
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