Una complessa indagine - che per i carabinieri di Zogno ha significato estenuanti servizi di osservazione e pedinamento - ha permesso ai militari di identificare e arrestare a Calusco d’Adda un immigrato albanese: era ricercato perché su di lui, sotto altro nome, pesava un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Gela per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. L’albanese era ricercato da 9 anni, dal 1997, per reati compiuti in Sicilia: era fuggito e si era costruito una nuova identità, trasferendosi a Calusco d’Adda. Qui si era anche creato una famiglia, lavorava e si era perfino messo in regola con il permesso di soggiorno. Grazie a un’analisi accurata dei cittadini extracomunitari residenti in zona, i carabinieri sono però riusciti a risalire alla sua vera identità e a scoprire che all’epoca dei fatti, a Gela, l’albanese, con un altro connazionale aveva sfruttato per lungo tempo un’altra giovane cittadina albanese, costringendola a prostituirsi. L’arrestato si trova ora nel carcere di Bergamo a disposizione dell’autorità giudiziaria.(08/02/2006
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