Al via la campagna «Ma sei scemo?»
Contro il fumo, prima causa di morte

Il fumo è «uno dei principali problemi, se non il principale, di salute pubblica mondiale, ed è la prima causa di morte, per malattie correlate, in Italia e
in Europa. Per questo, su tale tema, ci devono essere campagne continue di sensibilizzazione destinate ai cittadini e soprattutto ai giovani».

Lo ha sottolineato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, presentando mercoledì 16 settembre la campagna 2015 contro il tabagismo, dal titolo «Ma che sei scemo?».

«Dopo la prima campagna contro il tabagismo che seguì alla legge Sirchia antifumo del 2003 - ha affermato Lorenzin - si registrò una diminuzione dei fumatori, ma poi il trend ha ripreso a crescere. Oggi si accende la prima sigaretta già ad 11 anni e questo preoccupa molto. Da qui - ha avvertito - la necessità di programmare continue campagne di informazione con l’obiettivo di far passare un messaggio chiaro partendo proprio dagli adolescenti e dai giovani».

Illustrando dunque la campagna 2015, il ministro ha rilevato come siano stati ideati degli spot televisivi e radiofonici «ironici ma delicati, in contrasto con gli spot aggressivi utilizzati in altri Paesi europei. Abbiamo scelto - ha detto - una strada nuova, associando al messaggio contro il fumo anche messaggi contro altri comportamenti negativi, ed accanto alla campagna arriverà presto pure il recepimento delle nuove norme previste nella direttiva Ue contro il fumo”.

Testimonial della campagna 2015 è l’attore Nino Frassica: «Sono contro il fumo anche nel privato e ricordo ancora quando, fuori dal set di un film, ho dato spontaneamente uno scappellotto ad un ragazzo entrato da un tabaccaio per comprare delle sigarette. Nel momento in cui uno fuma - ha detto Frassica - è sicuramente “scemo”, poi diventa magari cretino o altro, ma in quel momento si comporta da scemo. Mi sento coerente - ha detto l’attore - rispetto al tema di questa nuova campagna».

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