Al via il superticket sanitario
La Regione stanzia 55 milioni di euro

Un primo passo concreto per la riduzione dei superticket sanitari in Regione Lombardia. Un ordine del giorno all’assestamento di bilancio, che dovrebbe essere approvato nella giornata di mercoledì 29 luglio, prevede infatti lo stanziamento di 55 milioni di euro (10 dei quali condizionati al mantenimento da parte del governo degli impegni sul fondo nazionale sanità) con l’obiettivo di esentare i redditi familiari fino a 30mila euro, introducendo elementi di progressività per i cittadini con redditi superiori a quella cifra.

L’odg, presentato dal Pd, è stato poi sposato anche dalla maggioranza. Il documento va ad integrare un provvedimento della giunta nell’assestamento di bilancio che prevedeva lo stanziamento di fondi per l’esenzione dal super-ticket dei redditi fino a 18mila euro.  Il superticket, in sostanza, è una sorta di ulteriore ticket che in Lombardia si paga in base al valore della prestazione, quando questa supera i 5 euro. L’accordo è stato raggiunto in una riunione, lunedì sera, tra l’assessore regionale al Bilancio Massimo Garavaglia e i gruppi di minoranza. L’incontro era avvenuto nell’ambito del tavolo di confronto maggioranza-opposizione sulla riforma della sanità. Ma, nonostante l’accordo sui ticket, le opposizioni per ora hanno deciso di mantenere gli oltre 24mila ordini del giorno ostruzionistici in attesa che la maggioranza si esprima anche sulle altre richieste che hanno sollevato.

Subito dopo l’incontro con Garavaglia, il Pd aveva subito sottolineato che le opposizioni avevano ottenuto «un risultato atteso da anni: l’introduzione dell’esenzione dai ticket su visite ed esami per i redditi bassi e la rimodulazione per fasce per i redditi superiori». E il consigliere regionale del Pd, il bergamasco Mario Barboni, ha aggiunto che «le trattative con la maggioranza cominciano a dare i loro frutti». Infatti «pagare i ticket in maniera proporzionale per chi ha redditi alti è una proposta equa e sostenibile». Secondo Barboni ci «sono spazi sufficientemente ampi per inserire nella legge di riforma anche le altre proposte di miglioramento ». Per il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Dario Violi, quello sui ticket «è solo un piccolo passo avanti sulla strada del miglioramento della riforma». Nelle file della maggioranza, il correlatore della riforma Angelo Capelli (Ncd), parla di «un primo segno del lavoro di confronto con le minoranze» e «tutti i punti di convergenza e miglioramento possibili saranno certamente accolti e ampliati».

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