Aiuti al Tessile, Maroni firma l’accordo

Il ministro del Welfare Roberto Maroni è giunto a Bergamo per la firma di un accordo che consente alle imprese del settore tessile della nostra provincia di utilizzare gli ammortizzatori sociali in deroga alla normativa vigente. Si tratta in particolare di una proroga degli aiuti al tessile. L’incontro si è svolto in prefettura. Confermata la disponibilità dei fondi pari a 15 milioni e la durata fino al 31 dicembre 2006.Parti sociali e istituzioni hanno firmato un accordo analogo a quello del 28 giugno scorso, che aprì la strada alla prima parte di aiuti, in scadenza il 30 aprile. La proroga scatterà da maggio. I 15 milioni saranno distribuiti in base alle esigenze rilevate sul territorio, con precedenza per le aziende più piccole.

Per la ripartizione della prima tranche di aiuti, che ammontava in tutto a 5,98 milioni, resta aperta la necessità di superare quanto scritto nel decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale, che riporta la suddivisione in 5,3 milioni per artigiani e piccole imprese e 680 mila euro per le industrie più grandi. Per sanare la situazione, parti sociali e istituzioni bergamasche hanno inserito una clausola nell’accordo predisposto per la proroga.

Il ministro Maroni ha anche lanciato un allarme: «Nel settore del Made in Italy secondo i nostri monitoraggi richiamo di perdere 800.000 posti di lavoro in un anno nel settore tessile-abbigliamento-calzature se non interveniamo immediatamente, anche perché ogni giorno che passa paghiamo oltre 2 milioni di euro per misure tampone». Per l’esponente del governo bisogna chiedere con forza che «la commissione europea si svegli ponendo dazi e misure di contenimento all’offensiva cinese che rischia di travolgere la nostra industria».

(21/03/2005)

© RIPRODUZIONE RISERVATA