Agosto, sole e bagordi
I consigli per salvare la linea

Finalmente è arrivata la tanto attesa estate, ma - dopo un inverno ed una primavera passati a curare la nostra alimentazione e la nostra forma fisica - il rischio è di rovinare tutto con le abitudini estive.

Da qui qualche consiglio per mantenersi in forma anche senza rinunciare al piacere delle vacanze.

A fare la lista della spesa è fitbit, leader e prioniere della Connected Heath & Fitness, con quattro regole, facili facili.

1) Il primo «extra» che si verifica in vacanza è lo sballamento degli orari quotidiani: ore piccole di notte e conseguente ritardo nella sveglia. Poiché il nostro corpo ha un orologio biologico, ben tarato sulle ore della giornata e della notte, è consigliabile non «traslare» tutti gli orari della giornata. Manteniamo i pasti così come sono e, se ci svegliamo in tarda mattinata, invece della solita colazione e lo spuntino facciamo un pasto unico con uno yogurt e un po’ di frutta.

2) Il pranzo «in giro» o in spiaggia è un altro cruccio. Molti preferiscono saltare, peggiorando la situazione, perché questo porta una maggiore sensazione di fame nel pomeriggio e fino alla sera (soprattutto se si è saltata anche la colazione), fame che viene, poi, soddisfatta con troppo cibo in un unico pasto o con cibo di bassa qualità. Meglio conservare il pranzo, magari leggero e veloce, un’insalata, un piccolo panino con un po’ di prosciutto e insalata. Si può ricorrere anche ad una macedonia di frutta, preferibilmente accompagnata da uno yogurt, meglio ancora se greco e qualche noce o mandorla.

3) Lo spuntino pomeridiano, un bel problema, con granite, gelati, frullati, pronti a tentarci dalle vetrine dei bar: nulla in contrario ad utilizzarli come spuntini di metà pomeriggio, magari scegliendone uno solo e non tutti insieme. In generale vale sempre la regola del cibo fresco e naturale e non confezionato e industriale, per cui meglio optare per un gelato artigianale, una granita «fatta a mano» e un frullato «con vera frutta», piuttosto che gli analoghi industriali, provenienti da laboratori chimici e non dalla terra.

4) E il dopocena? I cocktail, purtroppo, sono dei subdoli serbatoi di inutili e dannose calorie, poiché associano, oltre all’alcol stesso, dannoso di per sé, e agli zuccheri presenti in origine nell’alcol stesso, anche gli zuccheri derivanti dai vari sciroppi e bevande («estratto di...», «succo concentrato di...», «sciroppo di...»...). Meglio scegliere un dopocena naturale, uno yogurt o un succo di frutta senza zuccheri aggiunti. E, se per caso dovesse finirci dentro un po’ (ma giusto un po’) di alcool... meglio eccedere nella nostra dose di passi quotidiani che nella guida.

A questi quattro punti, una cosa mai da dimenticare: non bisogna mai abbandonare le buone abitudini. In primis il movimento, soprattutto quando abbiamo tanto tempo libero come durante le vacanze.

E se vi concedete qualche vizio in più a tavola ecco qualche suggerimento per salvare la linea: una passeggiata di un’ora in spiaggia a passo svelto , che consente di bruciare 310 kcal; una passeggiata in acqua di un’ora fa fuori 400 kcal; una passeggiata in montagna di un’ora, per bruciare dalle 250 alle 1000 kca.; Una passeggiata in una città (o comunque in strada) di un’ora consente di bruciare dalle 350 alle 500 kcal.

Il segreto per mantenere la propria linea conquistata a fatica durante l’anno è abbinare i consigli di prima ai fatidici 10000 passi al giorno... per evitare almeno quest’anno di metterci a dieta a settembre.

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