Aeroporto, Gori scrive a 16 sindaci
«Un modo compatibile per crescere»

«Riteniamo che l’aeroporto debba fermarsi (anzi, retrocedere) o che si debba cercare un modo - questo sì, compatibile con le esigenze ambientali - per andare avanti?».

Così il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, nella lettera che venerdì sera ha inviato ad alcuni fra i sindaci che compongono il tavolo aeroportuale (Azzano San Paolo, Bagnatica, Bolgare, Brusaporto, Cavernago, Grassobbio, Grumello del Monte, Orio al Serio, Seriate, Stezzano, Costa di Mezzate, Dalmine, Lallio, Levate, Treviolo, Zanica) oltre che al presidente della Provincia

«Considero positivo - inizia il sindaco di Bergamo - il pieno e comune riconoscimento dell’importanza primaria dello scalo di Orio per l’economia e il lavoro della nostra provincia. Dico però che questo richiede scelte conseguenti: non basta essere favorevoli all’investimento su Montichiari, o sostenere che il controllo dell’aeroporto debba restare in mani bergamasche. Non basta prendere posizione per uno “sviluppo sostenibile” dello scalo di Orio al Serio. Su questo siamo tutti d’accordo».

«Il punto - scrive Gori - è: riteniamo che l’aeroporto debba fermarsi (anzi, retrocedere) o che si debba cercare un modo - questo sì, compatibile con le esigenze ambientali - per andare avanti? Il nodo è questo. Invocare il limite dei 68.570 movimenti anno significa pretendere che l’aeroporto torni indietro, a prescindere dalla qualità e dall’effettivo impatto ambientale di questi movimenti.

«È una posizione che contraddice le dichiarazioni di intenti e che il Comune di Bergamo non condivide. Se l’operazione Montichiari andrà in porto sarà possibile trasferire i voli notturni e modificare la ripartizione dei decolli tra est ed ovest; dal 2018 entreranno in funzione nuovi aeromobili Ryanair, più capienti e nettamente meno rumorosi; nel frattempo potremo lavorare insieme ad un’ottimizzazione delle rotte: tutto questo potrà portare ad un’attenuazione dell’impatto ambientale anche in presenza di un (ragionevole) aumento del numero dei passeggeri».

«Del resto nel 2014 i passeggeri sono cresciuti anche se i voli sono diminuiti. Quindi una soluzione di “sviluppo sostenibile” è possibile. Bisogna però abbandonare i pregiudizi, impegnarsi per trovare le soluzioni più efficienti. Il Comune di Bergamo - conclude il sindaco di Bergamo - è pronto a farlo, insieme a tutte le amministrazioni che con buona volontà vorranno condividere finalità e metodo di lavoro».

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