Aeroporti sicuri, in progetto lo sceriffo dell’aria

Tra i firmatari del decreto di legge, che contiene la proposta, c’è anche il senatore bergamasco Vittorio Pessina, di Forza Italia

Fu lo scandalo dello scorso autunno: una valigetta, contenente qualcosa che doveva somigliare a un ordigno, avrebbe beffato i sistemi di sicurezza di Orio al Serio. La polemica sulla sicurezza degli aeroporti contro il pericolo terrorismo aveva coinvolto Orio al Serio e altri scali nazionali tanto che sulla questione è intervenuto un gruppo di senatori dei due schieramenti politici con il progetto di realizzare una nuova figura per la sicurezza aerea, una specie di sceriffo dell’aria che, in caso di terrorista a bordo, possa identificarlo, bloccarlo e disarmarlo.

Tra i firmatari del decreto di legge, che contiene la proposta in questione, c’è anche il senatore bergamasco Vittorio Pessina, di Forza Italia. Il tutto nasce dalle ispezioni che l’Enac ha fatto tra luglio e agosto del 2003 in una decina di aeroporti italiani, compreso quello di Orio al Serio, ispezioni che, a detta di Pessina, «evidenziarono dei buchi spaventosi nei controlli di terra». Di qui la proposta bipartisan di munire tutti i voli internazionali, quindi anche quelli in partenza dall’Italia, di un «passenger analizer», una specie di sceriffo dell’aria disarmato. Sul perché questa figura debba essere disarmata, è presto detto: «Ci può essere il rischio - prosegue Pessina - che avvenga un ribaltamento delle parti, cioè che il terrorista ipotetico individui l’air marshall e quindi possa neutralizzarlo ed impossessarsi dell’arma che questo tiene con sé».

Ciò su cui i firmatari del Ddl insistono è la preparazione che questi sceriffi dovranno avere: nel percorso di addestramento si sta pensando anche a un training psicologico per poter individuare chi tra i passeggeri potrebbe in teoria rappresentare un terrorista, in modo da esercitare su di lui un controllo ad personam.

Intanto all’aeroporto di Orio, sul fronte sicurezza, si è proceduto all’acquisto (costo: cinque milioni 700 mila euro) di un nuovo sistema per il controllo automatico del 100% dei bagagli da stiva che a regime consentirà di monitorare fino a 1.680 bagagli l’ora.

(15/02/2004)

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