Aeroporti: acqua low cost dopo i controlli
Ci lavora il Commissario ai trasporti Ue

Acqua a basso costo offerta dagli aeroporti nei paesi dell’Ue ai viaggiatori che hanno passato i controlli di sicurezza e che se, prima del decollo, desiderano comprare una bottiglietta di minerale nei duty free sono invece costretti a pagarla un prezzo esorbitante.

È l’obiettivo al quale sta lavorando il Commissario ai trasporti dell’Unione Europea Violeta Bulc che ne ha parlato alla Welt am Sonntag annunciando che colloqui in merito «sono in corso». Sono già 126 - a detta del Commissario - gli aeroporti europei che rappresentano il 50% del volume dei passeggeri pronti vendere bottigliette di acqua al prezzo modico di 1 euro ai viaggiatori che abbiano superato i controlli di rito. Ma «il nostro obiettivo - ha spiegato Bulc - è che lo facciano tutti gli scali».

È una decina d’anni che per chi viaggia in aereo nell’Ue è scattato il divieto di portare con sè attraverso i controlli di sicurezza liquidi - come bevande, dentifrici o anche il biberon di latte per il neonato - in contenitori di dimensioni superiori a 100 ml. Nonostante il lungo allenamento ancora in tanti però dimenticano nel bagaglio a mano il colluttorio o il gel per le lenti a contatto e, una volta passato lo scanner, sono costretti a buttare tutti gli oggetti vietati prima dell’imbarco.

Era il 10 agosto del 2006 quando la polizia britannica sventò un presunto complotto per far saltare un numero imprecisato di aerei in volo tra Gran Bretagna e Usa ipotizzando che i terroristi intendessero usare componenti liquidi portati a bordo in bottiglie di comuni bevande gassate, da mescolare per ottenere composti esplosivi. Da lì, l’Europa compatta si uniformò a una serie di regole anti-terrorismo incluso il divieto di portare liquidi nel bagaglio a mano. Nulla vieta però di rifornirsi di bevande al duty free.

Unico neo: i prezzi rincarati all’inverosimile. Da qui, l’iniziativa del commissario Ue - che di certo sarà accolta con piacere da tutti i frequentatori di aeroporti - di vendere le bottigliette d’acqua a un prezzo proletario.

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