Adunata di Putin: «Attueremo i nostri piani». Vertice Cina - Usa: «Guerra non conviene a nessuno»

Guerra in Ucraina Telefonata tra i leader americano e cinese. Putin a Scholz: «Mosca è pronta a soluzioni, ma Kiev frena».

La strada diplomatica per arrivare a una soluzione del conflitto russo-ucraino è stata caratterizzata nella giornata di venerdì 18 marzo da una lunga telefonata, durata quasi due ore, tra il presidente americano Joe Biden e quello cinese Xi Jinping. L’attuale situazione nelle relazioni Cina-Usa «è direttamente dovuta al fatto che alcune persone negli Stati Uniti non hanno attuato l’importante consenso raggiunto da noi due» ha detto Xi nel colloquio con Biden, aggiungendo che «gli Stati Uniti hanno interpretato male e giudicato male le intenzioni strategiche della Cina», ha aggiunto Xi nel resoconto dell’agenzia Xinhua, sottolineando che i due Paesi «hanno differenze nel passato e nel presente e ce ne saranno anche in futuro. La chiave è gestirle perché una relazione sino-americana stabile e vantaggiosa per entrambe le parti».

«Un conflitto non è nell’interesse di nessuno»

«Un conflitto non è nell’interesse di nessuno» ha poi detto il presidente cinese all’omologo americano. La crisi in Ucraina «è qualcosa che non vogliano vedere: gli eventi mostrano ancora una volta che le relazioni tra Stati non possono arrivare alla fase dello scontro, perché il conflitto e il confronto non solo nell’interesse di nessuno (...). Dobbiamo guidare lo sviluppo delle relazioni Cina-Usa sulla strada giusta, ma dobbiamo anche assumerci le nostre dovute responsabilità internazionali per compiere gli sforzi per la pace e la tranquillità nel mondo» ha sottolineato Xi nel resoconto fornito dal Quotidiano del Popolo.

Leggi anche

Kiev, guerra finirà in 2-3 settimane,russi verso sconfitta

La fase attiva della guerra dovrebbe concludersi in 2-3 settimane. Lo ha scritto sul suo canale Telegram il consigliere dell’ufficio di presidenza ucraino Oleksiy Arestovych. «La fase attiva è quasi terminata vicino a Kiev, Kharkiv, Sumy e Chernihiv. Anche se (i russi, ndr) dovessero aggiungere alcune riserve da qualche parte, provare ad andare all’offensiva, finirà comunque con la loro sconfitta. La fine è qui, hanno perso strategicamente, perdono e rapidamente. Penso che a metà aprile, alla fine di aprile, i residenti di Kiev che se ne sono andati potranno tornare a casa».

Intanto non ci sarebbe nessun morto e un ferito grave nell’attacco al teatro rifugio di Mariupol: è il bilancio delle autorità locali. La Russia è pronta a consentire alle forze ucraine di lasciare Mariupol. Lo ha affermato il ministero della Difesa di Mosca, citato da Interfax. «Garantiremo l’incolumità a chi depone le armi, forniremo corridoi umanitari per il loro trasferimento nelle aree controllate da Kiev», ha detto.

Leggi anche

L’adunata di Putin allo stadio di Mosca

Vladimir Putin ha intanto tenuto il suo intervento per l’ottavo anniversario dell’annessione della Crimea, in un affollatissimo stadio a Mosca. «Abbiamo risollevato la Crimea dal degrado e dall’abbandono, dalle condizioni pessime in cui versavano» ha detto il presidente russo Vladimir Putin, intervenendo allo stadio Luzhniki di Mosca per celebrare l’ottavo anniversario dell’annessione della Crimea. «Abbiamo fatto risorgere questi territori» della Crimea e «sappiamo esattamente cosa fare adesso, come, a spese di chi e attueremo tutti i nostri piani».

«Sono gli abitanti della Crimea che hanno fatto la scelta giusta, hanno messo un ostacolo al nazionalismo e al nazismo, che continua ad esserci nel Donbass, con operazioni punitive di quella popolazione. Sono stati vittime di attacchi aerei ed è questo che noi chiamiamo genocidio. Evitarlo è l’obiettivo della nostra operazione militare» in Ucraina ha detto Vladimir Putin. Il presidente russo Vladimir Putin nel suo intervento allo stadio di Mosca, gremito di bandiere e inni in occasione dell’ottavo anniversario dell’annessione della Crimea, ha citato anche la Bibbia: «Non c’è amore più grande di dare la propria vita per i propri amici», ha scandito lo zar.

Leggi anche

Il colloquio con il cancelliere tedesco Scholz

Oggi Putin ha anche sentito il cancelliere tedesco Olaf Scholz e gli ha detto che Mosca è pronta a continuare a cercare soluzioni nel colloqui con l’Ucraina. Lo riporta l’agenzia Tass citando il Cremlino. Putin ha detto a Scholz che Kiev temporeggia e avanza proposte sempre più irrealistiche alle negoziazioni. Una telefonata che «difficilmente si può definire amichevole», ha riferito il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, aggiungendo che la conversazione è stata «piuttosto complicata ma comunque professionale». «Tuttavia», ha concluso secondo quanto riportano i media internazionali, «c’è ancora bisogno di tali contatti, per lo scambio di informazioni e la discussione di argomenti delicati relativi all’operazione speciale» in Ucraina.

Kiev si avvia ad un’altra notte di coprifuoco

Kiev si avvia ad un’altra notte di coprifuoco. Lo riporta il Kyiv Independent citando l’amministrazione regionale della capitale. Il nuovo coprifuoco scatterà alle 20 di questa sera e resterà in vigore fino alle 7 di domani mattina. «La difesa della regione di Kiev continua. Vi chiediamo di accettare il coprifuoco con comprensione. Tali misure sono obbligatorie e mirano alla sicurezza dei residenti», sottolineano in una nota le autorità locali.

Intanto il governo polacco si prepara a presentare l’idea di una missione di mantenimento della pace in Ucraina al vertice della Nato e al Consiglio europeo, ha affermato il portavoce del governo polacco Piotr Mueller, citato dall’agenzia Pap e ripreso da Unian. Mueller ha osservato che questa non è una missione che dovrebbe entrare in conflitto diretto con Mosca. “Deve essere installato in luoghi che non sono attualmente occupati dalla Russia per inviare un chiaro segnale che non siamo d’accordo con i crimini di guerra», ha detto Mueller.

© RIPRODUZIONE RISERVATA