Adiconsum, 12.000 richieste in un anno
tra vacanze rovinate e bollette salate

Quasi 12 mila persone hanno usufruito dei servizi di Adiconsum nel corso dell’anno appena concluso. Anche nel 2014, dunque, l’Associazione a difesa dei Consumatori della Cisl di Bergamo ha rappresentato un «porto sicuro» contro truffe, soprusi e storture burocratiche spesso pronte a colpire i cittadini in diversi campi.

Più di quattromila sono state le persone che si sono rivolte direttamente agli sportelli di Bergamo, Treviglio, Romano, Ponte S. Pietro, Grumello del Monte, Gazzaniga, Zogno, Trescore Balneario, Costa Volpino e Lovere, mentre quasi 8000 hanno contattato l’associazione telefonicamente.

Oltre a dare informazioni immediate, gli uffici dell’associazione hanno aperto più di 2.500 pratiche, su vari aspetti, tra i quali quelli che risultano ancora più «gettonati» riguardano l’energia, le telecomunicazioni, i servizi bancari e finanziari e le vendite fuori dai locali.

Particolarmente importante, per la vita dell’associazione, sono state la causa vinta contro la Going SrL per vacanze rovinate, la «sfortunata» raccolta firma per il parcheggio dell’Ospedale, e la partecipazione all’iniziativa contro il gioco d’azzardo, sostenendo la ricerca avvenuta tramite un questionario rivolto alle persone anziane.

Insomma, come dice Eddy Locati, segretario generale di Adiconsum Bergamo, «un anno vissuto al fianco dei consumatori, un anno importate, di duro lavoro che ha portato ad ottimi risultati». La presenza costante sul territorio sicuramente ha fatto la differenza: «Per raggiungere obbiettivi tangibili, è necessario un impegno costante, un’incentivazione degli sportelli, una continuità dei rapporti con le Istituzioni e un’adeguata comunicazione al pubblico».

«Nel campo dell’energia (elettrica e gas) spesso assistiamo a passaggi da un gestore all’altro, senza che l’interessato lo voglia - spiega Locati -. Ancora troppi sottoscrivono contratti, “fidandosi” di quello che dicono venditori non sempre corretti, alcuni dei quali si presentano perfino “a nome delle Associazioni di Consumatori”. Ricordiamo che i fornitori di energia non mandano in giro propri addetti a vendere contratti, ma delegano a terzi questo ruolo. Un grosso problema sta assumendo la questione dei “morosi”: premesso che ormai si tende a togliere il servizio con molta facilità, senza tener in alcun conto delle diverse realtà sociali interessate, spesso diventa perfino difficile “subentrare” in una fornitura che ha visto il precedente cliente non pagare tutte le bollette, perché i gestori tendono a scaricare sui subentranti i debiti di chi se ne è andato. Per cui bloccano i subentri e ci sono famiglie che non riescono ad avere la fornitura di energia, pur non avendo nulla a che fare con chi è ancora debitore».

La fornitura dell’acqua fa ovviamente parte dell’energia e «in questo campo pare vicina la soluzione di chi pagò o continua a pagare per gli oneri di depurazione anche quando non esiste il depuratore». E Locati continua: «I problemi più grossi li abbiamo avuti ancora in occasione delle perdite d’acqua, che portano il consumatore al dover far fronte a bollette astronomiche. Abbiamo sempre considerato assurdo far pagare gli oneri di fognatura e depurazione anche sull’acqua che si perde nel terreno. Su questo tema l’Hidrogest sta proponendo una soluzione che piace ai consumatori. Siamo in attesa che anche Uniacque faccia altrettanto».

Anche nelle Telecomunicazioni sono state diverse le questioni affrontate. «Purtroppo continuano a presentarsi i soliti casi degli addebiti non dovuti , comprendenti i “servizi mai richiesti” o servizi promessi e mai regolarmente funzionanti, con conseguenti difficoltà, da parte degli utenti a cambiare gestore senza costi aggiuntivi, come quelli derivanti dagli oneri di disattivazione. Prosegue il fenomeno dei contratti per il passaggio da un gestore all’altro, strappati spesso in modo truffaldino o addirittura con firme false. Nonostante la nuova normativa entrata in vigore nel giugno del 2014, che considera non validi i contratti fatti “solo per telefono” , ancora oggi ci sono gestori che tentano di strappare contratti attraverso le “registrazioni” al telefono - spiega ancora Locati -. Diversi consumatori però sottoscrivono impegni contrattuali, senza leggere bene quello che c’è scritto. Ancora molti sono i casi di disattivazioni non motivate o senza preavviso. Un altro fenomeno sempre presente è quello delle doppie fatturazioni, quando si cambia gestore, ma il vecchio continua a mandare bollette, perché il più delle volte il subentrante non ha correttamente provveduto a dare la disdetta al precedente contratto. A tal proposito diamo sempre ai consumatori, che vogliono cambiare gestore, il consiglio di non “fidarsi” dell’impegno dato dal nuovo gestore a mandare le dovute disdette, ma li invitiamo a procedere direttamente. Nelle bollette si continuano spesso a pagare servizi ormai inutili, come il noleggio degli apparecchi, ma se non si procede a disdirli, si continuerà a pagare».

E i problemi legali? «I contratti relativi a servizi e beni di consumo, portano spesso a dei contenziosi. Ricordiamo che il diritto di recesso o meglio di “ripensamento” (oggi di 14 giorni), vale solo per gli acquisti fatti “fuori dai locali” e quindi non per gli acquisti fatti direttamente nel negozio o nella sede del venditore. Mentre la garanzia legale è di due anni dall’acquisto e si riferisce ai cosiddetti “difetti di conformità”. Per quanto riguarda le vendite online , purtroppo, la “truffa” è sempre dietro l’angolo e sono molti coloro che si rivolgono ai nostri sportelli, perché, dopo aver acquistato qualche cosa in internet, non hanno mai ricevuto la merce in oggetto, ne riescono più a contattare il venditore; al riguardo ricordiamo la vicenda della ditta bresciana che prometteva forniture di stufe e pellet , che poi non avevano seguito. Oppure hanno acquistato per strada o in casa, senza rendersi ben conto di quello che stavano facendo» commenta ancora Eddy Locati.

Ancora molte sono le pratiche aperte anche per i servizi bancari e finanziari e sono diverse le pratiche hanno riguardato la difficoltà di avere rimborsati dei danni subiti, per vari motivi. «Purtroppo le polizze assicurative continuano a “nascondere” vere e proprie “trappole”, che il contraente sottovaluta e solo quando ne ha bisogno, si accorge che ci sono difficoltà ad avere rimborsi. A parte le vicende legate agli incidenti automobilistici, per i quali arriviamo anche ad aprire procedure di conciliazione è per le polizze legate alla salute del cliente che incontriamo le maggiori difficoltà : quando capita che occorre chiedere un rimborso, ci si sente spesso dire che l’accaduto è stato causato da una malattia “preesistente” alla stipula dell’assicurazione , non preventivamente dichiarata e che perciò “non spetta alcun rimborso”».

Le proposte di acquisto e dei preliminari di vendita degli immobili, anche se diminuite , spesso hanno visto il sorgere di diversi contenziosi. Le pratiche aperte hanno riguardato soprattutto vicende legate alla non chiarezza delle proposte di acquisto o dei preliminari di vendita, che ci vedono in lite con le Agenzie.

E Locati accenna anche alla «dolorosa vicenda del parcheggio al Nuovo Ospedale: abbiamo raccolto oltre 7.500 firme, che stanno a dimostrare il disagio dei cittadini nel dover sopportare un costo così elevato per un servizio così delicato - spiega -. Abbiamo fatto ricorso al giudice, ma questi ci ha dato torto: è meglio non fare commenti. Resta grave l’incapacità della “politica” nel trovare soluzioni accettabili per porre rimedio ad una vera ingiustizia».

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