«Acqua, rincari e inefficienze
sostenete la battaglia dei cittadini»

Torna a far discutere il tema dei rincari delle bollette dell’acqua, dopo l’allarme lanciato dal vicepresidente di Appe Confedilizia Alessio Agliardi, che aveva paragonato gli aumenti sull’acqua a una «tassa occulta, paragonabile all’Imu».

Interveniene il Comitato «Acqua bene comune» con una lettera indirizzata ad Agliardi.

«Gentile dott. Alessio Agliardi,
nel ringraziarla per aver dato giusto rilievo alle pesanti conseguenze che lo sconsiderato e ingiustificato aumento del costo dell’acqua sta provocando agli utenti di Uniacque, 830.000 Cittadini e migliaia di imprese, cogliamo l’occasione per puntualizzare alcuni importanti aspetti di una battaglia che il Comitato Acqua Bene Comune sta conducendo da tempo».

«Purtroppo – prosegue il comitato – le cattive notizie per gli utenti di Uniacque non sono finite, infatti quello applicato retroattivamente dal 1 gennaio 2013 è solo una parte (circa la metà) dell’aumento della tariffa dell’acqua previsto e approvato nel dicembre 2013 dai vecchi organi di Uniacque-Ufficio d’Ambito-Consiglio Provinciale e oggi ancora in attesa dell’approvazione da parte dell’autorità per l’energia elettrica, il gas e l’acqua (AEEGSI) e che se approvato, comporterà un ulteriore aumento del 10% della bolletta, naturalmente sempre con effetti retroattivi al 1 gennaio 2013, portando così il già enorme utile ante imposte del bilancio 2013 ben oltre i 30 milioni di euro».

«Come abbiamo abbondantemente dimostrato – si legge ancora nella lettera – i bilanci e i Piani economici finanziari di Uniacque certificano che tutti gli investimenti previsti, e sottolineiamo tutti, possono essere certamente sostenuti con la vecchia tariffa dell’acqua e che i previsti aumenti sono del tutto ingiustificati e in definitiva necessari a coprire le evidenti e mai risolte inefficienze gestionali che da anni affliggono Uniacque. A conferma di quanto sostenuto dal Comitato Acqua Bene Comune il 31 luglio scorso l’AEEGSI ha dato il via a una procedura di infrazione nei confronti di Uniacque contestando pesantemente i dati utilizzati dalla stessa per la formazione della tariffa, ma soprattutto decretando chiaramente che le nuove tariffe dovranno essere coerenti con il PEF approvato».

«Una buona parte dei sindaci bergamaschi non è rimasta con le mani in mano ma, attraverso l’azione del comitato Acqua bene comune, sta combattendo da quasi due anni contro le evidenti inefficienze gestionali di Uniacque, vere cause di questi ingiustificati aumenti. Questi sindaci denunciando tali inefficienze hanno votato contro i bilanci 2012 e 2013 di Uniacque, alcuni di essi hanno presentato ricorso al Tar chiedendo l’annullamento degli aumenti (la sentenza è prevista nelle prossime settimane) e da ultimo nell’assemblea dei soci del luglio scorso hanno provocato l’azzeramento dei vecchi organi societari (Cda e Cisc) con la conseguente nomina di nuovi amministratori».

«Come può vedere – aggiunge il comitato – la battaglia contro le inefficienze e gli aumenti dell’acqua è in corso da parecchio tempo ed è tutt’altro che terminata e tantomeno persa. Ma non possiamo nasconderci che nelle società pubbliche come Uniacque che operano in regime di monopolio, rimane alta la tentazione di scaricare sulle spalle dei cittadini i costi delle loro incapacità e inefficienze anziché affrontarle e risolverle e purtroppo dobbiamo constatare che le resistenze al cambiamento rimangono molto forti».

«È per questo – conclude il messaggio – che approfittando della sua denuncia, chiediamo a Lei e a tutti gli utenti di Uniacque di affiancare e sostenere l’azione del Comitato acqua bene comune, sicuri che insieme riusciremo a riportate un po’ di “efficienza e normalità” nella gestione del Sistema Idrico bergamasco con il conseguente contenimento delle tariffe».

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