Cronaca / Valle Brembana
Giovedì 12 Dicembre 2013
Acqua, Aviatico guida la rivolta
«Un salumiere farebbe meglio»
Il sindaco del paese, Michele Villarboito, ha scritto una lettera in cui invita gli amministratori di Uniacque e il presidente della Provincia, Ettore Pirovano, a dimettersi. «Far quadrare i conti aumentando le tariffe lo saprebbe fare anche un salumiere».
«Ribadisco ancora con toni più marcati che Uniacque S.p.A. è a mio parere Amministrata da persone non all’altezza del ruolo che ricoprono, e che, per quanto mi riguarda, dovrebbero trarre le conclusioni dai risultati che hanno portato, rassegnando le proprie dimissioni il prima possibile»: l’architetto Michele Villarboito, sindaco di Aviatico, non usa certo mezzi termini nella lettera inviata ieri all’amministratore delegato di Uniacque, Francesco Pezzotta, al Presidente della Provincia, Ettore Pirovano, e, per conoscenza, a tutti i sindaci dei Comuni della Bergamasca, in relazione all’aumento delle tariffe dell’acqua decisa da Uniacque i vigore dal 1° gennaio 2014, ma con effetto retroattivo per tutto il 2013.
Le dimissione dovrebbero essere date - prosegue Villarboito - «per il bene di tutti i Bergamaschi, che ritengono la loro acqua un bene prezioso, una risorsa da garantire a tutti indistintamente, ad un costo popolare, senza far pagare ai cittadini le scelte sciagurate (finanziarie e di gestione) intraprese da qualcuno».
Parole pesanti anche per il presidente Pirovano, che, secondo il sindaco di Aviatico, si è «addentrato in un vortice senza uscita nella questione dell’acqua, così come per altre problematiche tra l’altro. Mi è sembrato di capire che quando fosse a Roma la colpa è di chi era in Provincia (con lo slogan padroni a casa nostra, slogan al quale credevo tra l’altro, o mi facevano credere, acqua compresa), adesso che è in Provincia la colpa invece per una serie di ritardi e inadempienze è di Roma. Essendosi diviso negli ultimi venti anni tra Roma e Bergamo, chissà che magari la colpa sia un po’ anche sua per come la nostra Italia sia diventata, così come forse un po’ di colpa è anche sua per come Uniacque viene gestita».
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