Abbattuto platano secolare
«Non era malato». È polemica
Era uno degli unici quattro alberi presenti in paese censiti nell’elenco provinciale dei «Grandi alberi - Monumenti vegetali della terra bergamasca», quindi ritenuti di importanza paesaggistica
Era uno degli unici quattro alberi presenti in paese censiti nell’elenco provinciale dei «Grandi alberi - Monumenti vegetali della terra bergamasca», quindi ritenuti di importanza paesaggistica.
Ma dalla scorsa settimana, dopo quasi un secolo di storia, il gigantesco platano che con i suoi 23 metri di altezza, due metri e mezzo di circonferenza e 18 metri di chioma, troneggiava lungo il «sentér de l’Örgnana», a Urgnano non c’è più.
Alcuni residenti della Basella, domenica scorsa, passeggiando lungo il sentiero che costeggia l’omonima roggia, collegando il capoluogo con la frazione, lo hanno trovato abbattuto di netto, con il tronco e i rami già sezionati, questo nonostante non fosse malato. E subito è scoppiata la polemica.
Da quanto comunicato dall’ufficio tecnico del Comune ai cittadini che hanno segnalato l’abbattimento, infatti, l’intervento sarebbe stato fatto dietro un’autorizzazione dell’Ersaf di Milano (l’Ente regionale per i servizi all’agricoltura e alle foreste), a seguito di un sopralluogo, ma che tale autorizzazione avrebbe consentito la sola potatura.
L’annunciata segnalazione all’ente superiore, promessa dall’ufficio comunale, non ha però placato le critiche dei cittadini che evidenziano come anche lo studio paesistico allegato al Pgt e il regolamento del verde del Comune abbia indicato quel platano come «elemento di pregio del paesaggio vegetale urbano e rurale del territorio».
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