Lo si sapeva, ma adesso è ufficiale: il tratto dell’autostrada A4 tra Dalmine e Seriate è il secondo più pericoloso d’Italia. Il tratto in questione ha un’incidenza di decessi per ogni chilometro che risulta seconda solo alla tangenziale Est-Ovest di Napoli. Intanto, sul fronte degli incidenti stradali la Bergamasca, nel 2004, rispetto al biennio 2002-2003, segna un timido miglioramento, sia sul fronte del numero dei feriti, sia dei decessi. Sono questi alcuni dei dati emersi alla prima giornata del Salone internazionale della Sicurezza stradale di Riva del Garda, organizzato dall’Automobile Club Italiano.
Questi i dati che riguardano il tratto A4 Dalmine-Seriate, 12 km di autostrada: nel 2004 hanno perso la vita quattro persone, facendo registrare un indice di morti per chilometro pari a 0,33 (la tangenziale Est-Ovest di Napoli è prima con 0,39 decessi). Nello specifico i chilometri più rischiosi del tratto orobico della A4 sono quelli compresi fra Stezzano e la zona aeroportuale di Orio al Serio, dove i morti del 2004 sono stati tre. Sempre sul tratto in esame, è pesante il bilancio dei feriti: 150. Segna invece una controtendenza rispetto al passato il bilancio complessivo degli incidenti stradali della Bergamasca, in particolare quello relativo alle vittime. Secondo le statistiche elaborate da Istat e Aci, il numero delle vittime passa dalle 114 del 2002 alle 83 del 2003 riducendosi ulteriormente nel 2004 a 74. Rimane pesante la situazione dei feriti, seppur leggermente diminuita rispetto al 2003. Con un bilancio di 4.263 persone che sono dovute ricorrere al pronto soccorso, la media giornaliera si attesta a 12 feriti (nel 2003 i feriti furono 4.450, mentre nel 2002 gli infortunati accertati sono stati 4.366). A pagina 15 dell’edizione de L’Eco di Bergamo del 14 ottobre 2005, tutti i dati relativi agli incidenti nella bergamasca.(14/10/2005)
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