Il primo tratto a quattro corsie dell’autostrada Milano-Bergamo, quello fra Trezzo d’Adda e Agrate, potrebbe essere aperto al traffico già alla fine del 2006. Ma per il completamento dei lavori bisognerà attendere settembre del 2007, sempre che «trovino rapida soluzione problemi ancora aperti in materia di interferenze e disponibilità delle aree». L’annuncio è stato fatto questa mattina dall’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, Giovanni Castellucci, nel corso dell’audizione richiesta dalla Commissione territorio del Consiglio regionale: l’incontro si è tenuto nell’area del cantiere per il nuovo svincolo di Trezzo. Illustrando lo stato di avanzamento dei lavori, l’amministratore delegato ha spiegato che nei circa 35 chilometri dell’attuale autostrada sono coinvolti venti comuni della provincia di Bergamo e di Milano e ha sottolinato come la presenza di elementi di criticità continuino a ostacolare i lavori: in particolare la presenza di 150 fra linee, tralicci dell’Enel, linee telefoniche Telecom, acquedotti, fognature ed altre reti. Ci sono poi quindici soggetti, soprattutto ditte da espropriare, che rendono difficile l’avanzamento dei lavori. Ogni ritardo ulteriore comporterà uno slittamento del completamento dell’opera - ha sottolineato Castellucci - e per questo non è escluso «che per le quindici situazioni critiche possa richiedersi l’uso della forza pubblica». L’investimento per la realizzazione della quarta corsia è di 394 milioni di euro di cui 44 relativi ad investimenti sul territorio, a fronte di un impegno totale da parte della società Autostrade in Lombardia pari a 615 milioni. Accanto all’ampliamento del tratto autostradale da 3 a 4 corsie, più la corsia di emergenza, l’intervento prevede 450 operazioni di ricollocazione di acquedotti, gasdotti e linee elettriche, la demolizione e la ricostruzione di 39 cavalcavia, l’ampliamento dei ponti sui fiumi Adda e Brembo, la costruzione in collaborazione con Reti ferroviarie italiane di due nuovi ponti in acciaio sulla linea Treviglio-Bergamo, lo spostamento dello svincolo di Trezzo d’Adda e l’adeguamento di quattro svincoli già esistenti. Poi c’è la predisposizione dell’integrazione del tratto autostradale con la rete intermodale dei trasporti, il potenziamento dei collegamenti con la viabilità ordinaria attraverso 15 chilometri di assi di penetrazione, la realizzazione di 30 chilometri di barriere acustiche (da 4 a 8 metr)i per ridurre i livelli di inquinamento acustico, oltre a interventi di inserimento e recupero ambientale per un valore complessivo di circa 40 milioni di euro.(26/06/2006)
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