Cronaca / Valle Seriana
Mercoledì 08 Novembre 2006
A Bologna una tesi di laurea sul sito dell’Eco dati e riflessioni sul giornalismo online
Il sito web de «L’Eco di Bergamo» in una tesi di laurea. È stato infatti oggetto di studio da parte di Leonardo Moretti che ha conseguito il diploma di laurea magistrale in Scienze della comunicazione pubblica, sociale e politica all’Università degli Studi di Bologna. Nella tesi, un’analisi accurata del nostro sito, della comunicazione multimediale e online, con dati e grafici relativi a numeri e «qualità» degli accessi al sito oltre ad un esame puntuale delle caratteristiche sociali degli iscritti alla nostra Community.Il momento della proclamazione, dopo la discussione della tesi. Di spalle, il dott. Leonardo Moretti. Al tavolo i professori (da sinistra nella foto) Giancarlo Gasperoni (relatore), Pina Lalli (correlatore e presidente del corso di laurea), Nora Rizza e Isacco Turina Leonardo Moretti ([email protected]) si è laureato il 18 ottobre 2006. Relatore della tesi è stato il prof. Giancarlo Gasperoni, docente di «Opinione pubblica e sondaggi». Il giornalismo - spiega l’autore della tesi - è stato sicuramente una di quelle professioni che più di ogni altra ha risentito dell’avvento della comunicazione globale e nel giro di pochi anni, con l’avvento di Internet, ha dovuto rivedere e organizzare nuove tecniche e pratiche per vincere la sfida che questo nuovo medium impone. Tuttavia, non sempre l’industria dei media ha colto in pieno la potenza innovativa della Rete mondiale, cercando di applicare le tecniche dei vecchi media ai new media, con esiti ovviamente disastrosi. Il giornalismo on line, come si cerca di dimostrare nella tesi discussa, è una disciplina nuova e per certi versi ancora da inventare; tuttavia diverse ricerche hanno già mostrato come le redazioni web presentino degli elementi nuovi e per il loro corretto funzionamento abbiano bisogno di nuove figure professionali capaci di sfruttare le caratteristiche del mezzo. È dunque sbagliato considerare il giornalismo on line come una semplice evoluzione del giornalismo «classico» a cui applicare le teorie tradizionali. Il nuovo medium ha bisogno di essere governato con strumenti nuovi, e non sempre le redazioni delle testate giornalistiche hanno colto questa novità.Lo scopo di questo lavoro è analizzare le principali caratteristiche che compongono un sito web giornalistico e le regole che governano la redazione web, con particolare attenzione alla versione on line del quotidiano «L’Eco di Bergamo», il giornale più venduto nella provincia bergamasca e che vanta la maggior diffusione fra i giornali provinciali in Italia.La scelta di occuparmi del sito è nata dopo che nel corso dell’estate del 2004 e del 2005 ho lavorato nella redazione web de L’Eco di Bergamo in qualità di tirocinante. Dopo la prima esperienza nel 2004, durante la quale ho acquisito le conoscenze e le capacità che mi hanno permesso di lavorare autonomamente come redattore ordinario, ho avuto la fortuna e il privilegio di ripetere l’esperienza anche l’anno successivo. In questo secondo tirocinio ho potuto affinare le tecniche e le capacità che vengono richieste ai giornalisti che lavorano per una testata on line. Grazie ai preziosi consigli dei colleghi della redazione web ho assimilato e cercato di mettere in pratica quello che occorre per costruire un giornale «fresco» come è quello richiesto dal pubblico che si rivolge al web per essere informato. In questa seconda esperienza ho quindi potuto anche concentrarmi sul newsmaking e analizzare dettagliatamente le routine che vengono messe in atto per confezionare le notizie.Il metodo impiegato per svolgere la ricerca è stata l’etnografia. Non mi sono limitato infatti ad un’analisi «dall’esterno» del sito web de L’Eco di Bergamo ma ho avuto la possibilità di studiare e analizzare sul campo, con un approccio qualitativo, i comportamenti e le relazioni che avvengono in una redazione. Per un periodo complessivo di sei mesi ho frequentato i locali della redazione e lavorato a stretto contatto con i redattori della testata.(08/11/2006)
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