Cronaca
Giovedì 05 Novembre 2009
Dalmine sta con il crocefisso
«È una sentenza assurda»
Anche l’Amministrazione di Dalmine contesta la sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo secondo la quale la presenza dei crocefissi nelle aule scolastiche costituirebbe «una violazione del diritto dei genitori a educare i figli secondo le loro convinzioni» e una violazione alla «libertà di religione».
«La cosa ha dell’assurdo – dichiara Gianluca Iodice, Assessore alla Cultura, le Tradizioni e la Pubblica Istruzione – Le istituzioni comunitarie sono nate per difendere l’Europa e la sua cultura. Da tempo, invece, i maggiori attacchi all’identità culturale europea vengono proprio da queste istituzioni. Di questo passo, il prossimo simbolo a cadere sotto i colpi dell’iconoclastia pseudo-laica dell’Euroburocrazia rischia di essere proprio il suo stesso emblema, la bandiera a dodici stelle che si richiama alla corona della Vergine Maria».
Il riferimento è al passo dell’Apocalisse (12, 1) relativo alla “Visione della donna e del drago”: «Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle». «Per non parlare delle bandiere di molti stati membri e candidati: Svezia, Finlandia, Danimarca, Slovacchia, Grecia, Georgia – continua l’Assessore – Il Regno Unito dovrà rinunciare alle tre croci dell’Union Jack? Il fatto è che in troppi fra Bruxelles e Strasburgo ormai agiscono per sradicare le tradizioni culturali europee dal vecchio continente. Le radici giudeo-cristiane e greco-romane vengono considerate un peso: mi oppongo a questo tipo di visione, che rischia di fare dell’Europa non una comunità dalla cultura vitale, ma un non-morto dedito all’archeologia di se stesso. Dovremo cambiare i nomi delle strade, dei teatri, delle scuole? Dovremo eliminare dai programmi scolastici Dante, Caravaggio e quasi tutto il resto della nostra cultura? Dovremo chiudere i musei perché pieni di opere dall’iconografia religiosa? Piaccia o non piaccia, l’Europa è intrisa di Cristianesimo: quel crocefisso è nelle nostre scuole e negli altri uffici pubblici per ricordarcelo».
«Confido nel ricorso del Ministro Gelmini. Una cosa è certa: Dalmine resisterà», conclude Iodice.
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