Secondo la Guardia di Finanza di Chiari avrebbe nascosto al Fisco ricavi per 9 milioni di euro, non presentando per tre anni (nel 2004, 2006 e 2007) la dichiarazione dei redditi obbligatoria, relativa all’attività della sua impresa edile di Capriolo (Brescia). Per questo un imprenditore bergamasco originario di Foresto Sparso, R. D., 33 anni, è finito nei guai con l’accusa di essere un «evasore totale».
L’indagine è stata svolta dalle Fiamme Gialle della compagnia di Chiari, agli ordini del capitano Andrea Lanfaloni. Nei giorni scorsi i militari hanno portato a termine quattro verifiche fiscali nei confronti di altrettante aziende operanti nei comparti edili e delle materie plastiche, ubicate in comuni della Bassa Bresciana, e denunciato cinque imprenditori.
Fra le aziende incappate nei controlli finanziari c’è anche un’impresa edile di Capriolo, che, secondo le accuse formulate al termine degli accertamenti, pur svolgendo regolare attività, non avrebbe presentato la relativa dichiarazione dei redditi per gli anni 2004, 2006 e 2007, nascondendo così al Fisco ricavi stimati in circa 9 milioni di euro. Le Fiamme Gialle hanno inoltre calcolato che, così facendo, l’impresa avrebbe evaso Iva per circa 1,2 milioni.
Il titolare è stato denunciato a piede libero: si tratta di R. D., originario di Foresto Sparso, 33 anni, ma residente in un altro Comune della zona, che non è stato reso noto. Il comando provinciale della Guardia di Finanza di Brescia non ha diffuso il nome della ditta. Non è stato chiarito neppure se l’impresa edile sia ancora in attività o no. Altre tre imprese bresciane sono finite nei guai. Si tratta di una società operante nel settore delle materie plastiche con sede ad Adro, che non avrebbe presentato dichiarazione dei redditi relativa all’anno 2007, sottraendo alla tassazione ricavi per 5 milioni di euro ed evadendo Iva per 743 mila euro. I due soci sono stati denunciati.
Analoghe omissioni sono state contestate a un’altra impresa edile di Castrezzato, che non avrebbe dichiarato i redditi del 2005 e 2008, con conseguente occultamento al Fisco di 1.160.000 euro ed evasione all’Iva per 148 mila euro. Il titolare è finito nel registro degli indagati. Infine, con la stessa accusa è stato denunciato un altro imprenditore di Adro, presunto «evasore totale» nel 2001 e 2005: avrebbe occultato ricavi per 400 mila euro.
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