Cronaca / Bergamo Città
Venerdì 30 Ottobre 2009
Campo di Marte: torni al quartiere
Belotti scrive all'Accademia Gdf
L’apertura del Campo di Marte ai cittadini del quartiere di Santa Lucia e agli alunni dell'omonima scuola non può essere subordinata alla realizzazione di un impianto di videosorveglianza a carico del Comune, non può prevedere il libero accesso solo al sabato e domenica, e inoltre l'utilizzo da parte della scuola non può essere di volta in volta autorizzato dal Comando dell’Accademia.
È quanto scrive il presidente della Commissione Sport, Cultura e Formazione della Regione Lombardia, Daniele Belotti, al comandante dell'Accademia della Guardia di Finanza, il generale Michele Calandro.
Belotti, che è anche consigliere comunale della Lega a Bergamo, sottolinea nella lettera - inviata anche al ministro Tremonti e al sindaco di Bergamo, Franco Tentorio - che l'area è praticamente inutilizzata da anni da parte della Gdf e che per l'uso al servizio del quartiere era stata firmata una convenzione a margine dell'accordo di programma per la nuova sede dell'Accedemia.
Ma soprattutto che Bergamo, con quell'accordo, ha messo a disposizione per la nuova Accademia ben 190.000 metri quadrati di prezioso territorio. Ecco perché Daniele Belotti si chiede sostanzialmente perché si facciano tante difficoltà per «poche centinaia di metri quadrati, per altro puramente accessorie all’attività dell’Accademia, ma importanti per il quartiere e la scuola Santa Lucia».
Ecco il testo integrale della lettera
«Egregio Comandante,
mi permetto di ritornare sulla questione dell’area “Campo di Marte” di competenza dell’Accademia che Lei ha l’onore e l’onere di comandare.
Come Lei sicuramente saprà, l’area di Vs. proprietà, a ridosso della scuola media Santa Lucia, è quasi totalmente (il quasi si potrebbe anche togliere) inutilizzata da anni, mentre il quartiere e l’attiguo istituto scolastico sono privi di impianti sportivi e di aree giochi.
Dopo 25 anni, finalmente, nel maggio scorso era stato sottoscritto, a margine dell’accordo di programma per la nuova sede dell’Accademia, una convenzione con l’Amministrazione Comunale per l’apertura del “Campo di Marte” ai cittadini e agli alunni della Santa Lucia (ricordo che questo istituto scolastico è anche privo di palestra).
Ora, dai contatti intercorsi con la nuova giunta comunale, emerge che l’uso del “Campo di Marte” viene subordinato alle seguenti condizioni: realizzazione di un impianto di videosorveglianza a carico del Comune; apertura libera solo al sabato e domenica; utilizzo da parte dell’adiacente scuola di volta in volta autorizzato dal Comando dell’Accademia.
Come potrà ben capire, sono condizioni veramente restrittive che si scontrano con l’apertura dimostrata a parole, ma soprattutto con la grande disponibilità di tutta la comunità bergamasca che, per la nuova Accademia, ha deciso di sacrificare un’area verde di ben 190.000 mq alla Grumellina. Una superficie importante che viene destinata al Vs. uso esclusivo.
Cosa sono poche centinaia di mq., per altro puramente accessorie all’attività dell’Accademia, ma importanti per il quartiere e la scuola Santa Lucia, di fronte ai 190.000 mq. che Bergamo vi mette a disposizione?
Tutti i comandanti che si sono succeduti in questi 25 anni hanno sempre annunciato la volontà di avere un’Accademia aperta ai bergamaschi. Lei stesso in occasione dell’ultimo giuramento dei Cadetti l’ha ribadito. Un suo predecessore, in tempi recenti, aveva però ammesso che forse l’Accademia si era un po’ troppo chiusa nei confronti della città e in particolare del quartiere che la ospita. Per questo che i residenti di Santa Lucia, dopo la speranza emersa a maggio, ora sono sconfortati di fronte alle condizioni poste dal Suo Comando che di fatto rendono il Campo di Marte ancora inaccessibile.
Non solo la scuola non può di volta in volta avvisare il Comando per l’uso dell’area (quanto tempo prima deve presentare la richiesta? Cerchiamo almeno di non burocratizzare le lezioni all’aperto dei bambini), ma nemmeno il Comune può impegnarsi nella realizzazione di un costoso impianto di videosorveglianza.
Mi perdoni una domanda: ma cosa c’è da sorvegliare al Campo di Marte tenendo presente che è un’area staccata dall’edificio dell’Accademia e che per 25 anni non ha avuto alcuna telecamera? Se è per una questione di responsabilità, il problema è risolvibile prevedendone un esonero nella stesura della convenzione col Comune.
Sperando di trovare un piccolo segnale di disponibilità verso una città che ha messo a disposizione un’area verde di primaria importanza all’Accademia, Le porgo i miei più cordiali saluti con l’auspicio che Lei possa accogliere la richiesta di incontro che ho inoltrato alla Sua segreteria nei giorni scorsi».
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