Si chiama Tucano e mangia lattine e bottigliette di plastica. E' un prototipo realizzato da un gruppo di studenti di 3ª,4ª e 5ª Meccanica del Polo Mozzali di Treviglio, coordinati dal docente Donato Mazzei. Obiettivo della macchina di nuova creazione: raccogliere bottigliette e lattine in modo differenziato e compattarle. Butti un lattina nel grande becco di Tucano, lui riconosce la differenza con la bottiglietta, ingurgita ma nel frattempo separa e compatta. Quindi raccolta differenziata garantita e compattazione pure, con il conseguente risparmio nei volumi.
Un’idea semplice ed ecologica - Tucano funziona anche ad energia solare con quei pannelli messi in bella mostra sulle ali -, che sa unire i temi dell’educazione ambientale, del risparmio energetico, della tecnologia robotica e della scienza. Non per nulla il progetto, che ha portato alla realizzazione di Tucano, è «Rotta verso il Futuro».
Tucano è il frutto di un mix di temi ambientali, energetici ed educativi, ma anche innovazione e creatività, nella considerazione che la scuola tecnica e professionale debba oggi rinnovare i tradizionali processi di apprendimento per accrescere fra i giovani le competenze di carattere tecnico-scientifico, essenziali all’accesso in un mercato del lavoro sempre più competitivo. Secondo Mazzei, docente di automazione meccanica e animatore del progetto, con uno staff di colleghi e un gruppo di una decina di alunni, la Robotica, per sua natura interdisciplinare, «offre quell’innovativo ingrediente didattico che, creando interesse e coinvolgimento, promuove l’innalzamento degli standard qualitativi e quantitativi nell’educazione delle materie tecnico-scientifiche secondo le richieste che arrivano dell’Europa».
Il progetto di Tucano aveva partecipato al concorso Industriamoci vincendo 1.500 euro. Da lì si è passati al progetto e alla realizzazione. Il prototipo, alla cui realizzazione hanno collaborato officine meccaniche di ex studenti della scuola e aziende produttrici di componentistica industriale per pneumatici, è tornato a scuola, dopo essere stato presentato a BergamoScienza 2009. E già si è al lavoro per le future versioni: sarà rimpicciolito e semplificato per ridurre costi e migliorare le prestazioni.
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