Lo Stato deve risarcire i precari della scuola, docenti e personale amministrativo, per la mancata indennità di carriera che, con il contratto a termine, non hanno potuto percepire. Lo ha deciso il Giudice del lavoro di Treviso con una sentenza «pilota» a favore di 30 tra insegnanti ed amministrativi che, assistiti dalla Uil Scuola, hanno fatto causa al Ministero dell'istruzione.
La sentenza, di cui riferisce oggi la Tribuna di Treviso, «condanna il Ministero a risarcire in favore della parte ricorrente il danno da individuarsi nella differenza fra quanto è effettivamente percepito e quanto avrebbe dovuto percepire se i periodi di lavoro effettivamente prestati fossero stati da subito regolati secondo la disciplina del contratto a tempo indeterminato».
Oltre ai 30 precari che hanno vinto la causa con il Ministero, ci sarebbero altre 270 persone pronte a seguire lo stesso percorso giudiziario. La sentenza potrebbe inoltre aprire la strada al ricorso alla giustizia da parte di altre figure professionali con contratto simile.
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